La giornata di oggi a Stoccarda ruotava soprattutto attorno all’esordio di Simona Halep. La rumena giocava la sua prima partita dopo un mese e nel secondo turno del WTA 500 tedesco aveva di fronte Marketa Vondrousova, che nel 2019 la sconfisse due volte su due.
Altri tempi, al di là di una malinconia generale ripensando a quando eravamo senza troppi pensieri riguardo a una eventuale pandemia.
La Halep di quel periodo non era una giocatrice in cattiva forma, c’era anzi molto più merito della ceca per come fosse riuscita a far sua le sfide di Indian Wells e Roma nel momento migliore della carriera svanito due settimane dopo quando un infortunio al tendine del polso le rovinò la stagione su terra e la costrinse a un intervento chirurgico con sei mesi di stop.
Aveva modo, Vondrousova, di accendersi e non far giocare la Halep “di ritmo”. Addormentava lo scambio con una palla abbastanza morbida e lenta, con tante variazioni, sorprendendo la rumena che perdendo i propri riferimenti in campo e correva scoprendo varie zone dove Marketa poi colpiva, manovrando tanto col dritto incrociato.
Due anni dopo, Vondrousova è molto calata nella costanza e nell’efficacia. Il 6-1 6-3 subito era quasi chiaro dopo i primi game, quando sì ha tenuto il primo servizio ma ha poi perso i successivi sette giochi. Non c’era profondità, provava a impostare lo scambio sul rovescio di Halep per farla colpire male, in ritardo, ma finiva per metterla “in palla”. Poche variazioni, mai con l’inerzia degli scambi a favore e un atteggiamento sempre molto passivo la costringevano a subire continuamente il gioco avversario. Ha saputo resistere qualche game in più nel secondo parziale ma quando il momento è stato importante (4-3 Halep) eccola scivolare subito indietro 0-40 e naufragare verso la fine.
Halep torna ai quarti di finale a Stoccarda, dove ha come miglior risultato la semifinale del 2015. Con lei avanti anche Karolina Pliskova, Elina Svitolina e Aryna Sabalenka.
La ceca nel primo match di giornata si è imposta in rimonta contro Aljona Ostapenko 6-7(7) 6-4 6-3 facendo anche registrare il record in carriera di ace: 21. Il terzo set è stato probabilmente il miglior parziale che ha giocato da diverso tempo, con un ritmo al servizio che la rendeva quasi inviolabile fino al 5-3 quando un po’ di tensione si è fatta sentire e un doppio fallo sul 30-15 poteva complicare le cose. In generale è andata meglio di ieri contro Tamara Korpatsch, sebbene le prospettive sembrino ancora tiepide. Nel primo set era avanti 4-2, ha rimontato da 0-4 nel tie-break ma mancando diversi set point ha finito per cedere e per scagliare diverse volte a terra la racchetta. È stata fortunata a emergere da un secondo set difficile, dove il break sul 3-2 non le è bastato per chiudere il parziale e sul 5-3 ha anche sciupato set point e solo con qualche brutto errore della lettone è riuscita ad aggiudicarselo sul 5-4, ma il livello era in crescita e il buon terzo set se non altro le lascia un po’ di sorriso.
Adesso avrà Elina Svitolina, che nel primo match della sessione serale si è imposta 7-6(4) 6-3 contro Angelique Kerber confermandosi ostacolo insormontabile per la tedesca. 6 vittorie su 6 in carriera, un solo set perso fin qui. Nella parte bassa del tabellone, infine, sarà Aryna Sabalenka ad affrontare Anett Kontaveit. La bielorussa ha battuto 6-4 6-2 la qualificata tedesca Anna Lena Friedsam.
Risultati
[6] Ka. Pliskova b. A. Ostapenko 6-7(7) 6-4 6-3
[4] E. Svitolina b. A. Kerber 7-6(4) 6-3
[5] A. Sabalenka b. [Q] A. L. Friedsam 6-4 6-2
[8] B. Bencic vs E. Alexandrova
[2] S. Halep b. M. Vondrousova 6-1 6-3
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