A Doha si è ripetuto quasi l’esatto scenario delle semifinali del 2018. In quell’occasione, era un evento Premier 5 (l’odierno WTA 1000), Petra Kvitova vinceva la sua semifinale mentre Garbine Muguruza avanzava in finale per ritiro della sua avversaria, allora Simona Halep, nemmeno scesa in campo.
Tre anni dopo, la ceca si è imposta in due set contro Jessica Pegula e affronterà domani la spagnola, che ha beneficiato del ritiro avvenuto pochi minuti dopo l’inizio della prima semifinale di Victoria Azarenka.
Il forfait della bielorussa era pienamente prevedibile. Il match di ieri è stato completamente fuori da ogni schema, la realtà era che non aveva vere speranze di poter scendere in campo per sopportare lo sforzo fisico del match contro Elina Svitolina a causa di un dolore alla schiena manifestatosi ieri durante le primissime fasi. Anzi, purtroppo per l’ucraina è stato già assurdo, quasi, vederla vincere ieri e farlo con un punteggio così netto come un 6-2 6-4 (e che poteva essere anche più grave, per la numero 5 del mondo). L’incredibile sviluppo del match ha dato la vittoria alla ex numero 1 del mondo, ma i dolori alla schiena erano chiari e non potevano passare in così poco tempo. La speranza, per lei, è che il voler giocare ieri non abbia rovinato le sue chance per Dubai, primo WTA 1000 della stagione, al via tra due giorni.
Nell’unica semifinale disputata, il vento ha disturbato tantissimo sia Petra Kvitova che Jessica Pegula. Alla fine ne è uscita vincente la ceca, brava e fortunata in diversi casi anche se oggi è difficile trovare una vera fortuna viste le condizioni spesso oltre il limite in cui le due giocatrici hanno dovuto competere. La palla poteva fermarsi se spinta verso la zona di campo vicina alla torretta dell’arbitro come poteva letteralmente volare via se colpita dall’altra parte. Non c’era una metà campo “preferita” e queste condizioni a Doha non sono nemmeno sporadiche visto il deserto ma anche una struttura del campo centrale che permette alle folate di entrare e creare anche dei mulinelli abbastanza fastidiosi.
Tanti break, tanti errori goffi, tanti punti disturbati e le due giocatrici costrette e cercare molta calma. Nel primo set è stata Kvitova la prima a scattare e per due volte un suo break è stato immediatamente restituito prima che, sul 4-4, riuscisse a prendere il vantaggio definitivo e approfittare poi di un nastro beffardo sul 15-15 per prendersi un punto fondamentale, perché lì Pegula ha perso la pazienza. Purtroppo la sorte le ha detto male, ma il momento generale le è rimasto in mente e non è riuscita a riconcentrarsi per i due punti seguenti. Perso il parziale 6-4, ha saputo prendere un vantaggio di 3-0 nel secondo ma nella lotteria che era ogni turno di battuta è stata poi ripresa e sfavorita nei testa a testa decisivi che dal 4-2 l’hanno vista precipitare sotto 5-4 e servizio. Kvitova, al servizio per il match, si è presa la partita e domani giocherà per il titolo numero 28 nella terza finale a Doha dal 2018.
Risultati
G. Muguruza b. [8] V. Azarenka rit.
[4] P. Kvitova b. [Q] J. Pegula 6-4 6-4
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