WTA Adelaide: Swiatek e Bencic in semifinale, Gauff rimonta anche Rogers

Si sono formate due semifinali di grande spessore ad Adelaide, entrambe a esaltare la nuova generazione della WTA. E fa quasi effetto pensare che a breve Belinda Bencic possa compiere 24 anni, sia la più “anziana” del gruppo, quando poi per lungo tempo era lei almeno nella fascia centrale rispetto alle altre protagoniste.

Nel South Australia invece si è completata una giornata a metà. Tra due maratone e due partite abbastanza rapide, anche a causa di un ritiro, le quattro semifinaliste sono, in ordine di tabellone: Iga Swiatek, Jil Teichmann, Cori Gauff e, appunto, Bencic.

Due teste di serie e due “outsiders”, due giocatrici classe 1997 (le svizzere) e due degli anni 2000 (Iga e Cori). Bencic e Swiatek, numero 2 e 5 del seeding, si sono liberate di Storm Sanders, qualificata, e Danielle Collins. Belinda ha avuto un po’ da fare solo nella prima parte del set d’apertura, quando l’australiana che stava vivendo fin qui la miglior settimana della carriera mostrava una buona tenuta del campo, soprattutto grazie alla sua traiettoria mancina e un po’ per tutto il primo set ha avuto chance in risposta. Dall’1-1 al 6-2 Bencic è stato tutto fuorché una passeggiata per la svizzera: ha preso il primo break alla quarta chance, ma Sanders era immediatamente 15-40, poi una nuova palla break sul 3-2, poi addirittura uno 0-40 non capitalizzato sul 5-2.

Belinda si è salvata giocando bene e avendo forse anche un po’ di fortuna, perché gli affanni c’erano ma quando era il momento decisivo ha poi salvato ognuna delle 7 palle break concesse. Il break in apertura di secondo parziale e l’allungo sul 3-1 senza perdere punti al servizio sembrava dare la parola “fine” all’incontro ma Sanders, spingendo bene da fondo, rientrava sul 3-3, non capitalizzando però il 30-0 nel successivo turno di battuta. Bencic, cancellata un’ultima palla break sul 4-3, è poi riemersa da 15-30 sul 5-4 per chiudere 6-2 6-4 una bella partita, dove non si notavano le quasi 300 posizioni di differenza nel ranking per i (tanti) meriti dell’australiana.

Swiatek invece ha vissuto una giornata più tranquilla, con anche il ritiro di Danielle Collins sotto 2-6 0-3. Fin lì c’era una polacca piuttosto ben centrata, con un piccolo momento di incertezza tra il 3-0 e il 4-2, ma dove alla lunga ha finito per imporsi quasi più nella fase di copertura e difesa rispetto per esempio ai vari dritti incrociati che lasciava partire nei giorni scorsi. Oggi l’avversaria si è ritirata ma non aveva dato grandi segnali di fastidio fino al quarto game del secondo set. Andava più a scatti, come rendimento, ma ripreso un iniziale break di ritardo aveva la chance di 3-3. Il servizio non la aiutava, ma da fondo campo aveva armi: il suo dritto incrociato, nel palleggio, teneva Iga lontana dalla linea di fondo. La numero 5 è emersa però molto bene dal duro settimo game, dove ha concesso due chance di break ma col rovescio teneva lei il pallino dello scambio e alla fine ha fatto un ottimo recupero su una palla corta seguita da un allungo a rete per respingere l’ultimo tentativo della statunitense.

La partita, di fatto, da lì è stata per lei tutta in discesa. Sul 2-0 nel secondo set si è esaltata col primo punto dove ha impostato la fase difensiva uscendone con un pregevole lob e chiusura al volo. Pochi minuti dopo, al termine di un medical time out per l’avversaria, la fine amara. Collins usciva dal campo non appoggiando la borsa sulle spalle, Swiatek ringraziava un pubblico a enorme componente polacca, con un frastuono tale da infastidire a tratti la sua avversaria che ha chiesto all’arbitro se poteva spostare il proprio team perché non sentiva nulla.

Bencic in semifinale avrà Gauff, anche oggi protagonista di una rimonta e probabilmente oggi protagonista della miglior partita fin qui. Era in netto svantaggio contro Shelby Rogers, favorita fin dalla vigilia, ma sul 2-6 2-4 ha cominciato a scambiare meglio da fondo campo, limitare gli errori ed essere più aggressiva col rovescio finendo per vincere 2-6 6-4 6-4. La connazionale ha cominciato a pensare, uscendo dalla bolla in cui si trovava fin da inizio torneo e facendo i primi veri errori non forzati che hanno portato al primo ribaltone. Nel set decisivo di nuovo Rogers è andata avanti 4-2 e di nuovo Gauff ha finito per imporsi mentalmente in una battaglia molto dura. È la quarta partita consecutiva della sua settimana (su 5 giocate) al terzo set, domani contro Belinda verrà chiamata a un nuovo sforzo atletico e mentale.

Swiatek, dall’altra parte, avrà la seconda svizzera protagonista: Jil Teichmann. Dopo gli exploit nei tornei International del 2019 (vinse a Praga e Palermo), la tennista classe 1997 ha cominciato a vincere partite toste anche sul cemento e oggi si è superata per dimenticare le scorie di un secondo set terribile riuscendo a battere Anastasija Sevastova 6-4 6-7(8) 7-5 al settimo match point, cancellandone due alla lettone. Sembrava poter chiudere in due set, dopo aver rimontato da 3-4 e servizio Sevastova nel primo ed essere poi salita 3-1 nel secondo, ma è stata subito ripresa e nel tie-break ha mancato un 6-3, 7-6 e 8-7 di vantaggio. Ha perso il filo e nel terzo la sua avversaria è andata avanti 3-0, riuscendo comunque a risalire e cancellare due match point (col servizio) sul 4-5 per prendere il break poi nell’undicesimo game e chiudere allo scoccare delle tre ore di gioco.

Risultati

[5] I. Swiatek b. D. Collins 6-2 3-0 rit.
J. Teichmann b. A. Sevastova 6-4 6-7(8) 7-5
[Q] C. Gauff b. S. Rogers 2-6 6-4 6-4
[2] B. Bencic b. [Q] S. Sanders 6-2 6-4

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