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Perchè Roger Federer non dovrebbe ritirarsi subito

Partendo dalla banalità dell’”ognuno è libero di avere la propria opinione e esprimere un giudizio” (utopico oggi come ieri, ma ancora una volta non in questo caso), per quale motivo Roger Federer dovrebbe ritirarsi? 

Per l’età? Vero, Federer non ha più 25 anni. Lo dice la carta d’identità, dove il tassametro segna 39 e basta un giro su wikipedia per capire quanti e quali risultati abbiano ottenuto a quella età altri prima di lui. Eppure basta fare un salto a Milano, sponda calcistica rossonera, per capire cosa possa fare ancora un trentanovenne motivato a quell’età, se il fisico lo sorregge ancora.

Forse proprio quel fisico non c’è più, ma questo lo sapremo solamente l’anno prossimo quando rientrerà. Certo, un’altra operazione al ginocchio non è uno scherzo e il recupero sembra ancora lungo, ma nessuno chiederebbe eventualmente a Federer di fare 90 partite all’anno. Del resto, se qualcosa il buon Roger ha dimostrato, nella sua carriera, è di sapersi gestire meglio di chiunque altro.

Poi non bisogna dimenticare quante volte in questi ultimi anni lo abbiamo dato per morto, salvo poi vederlo risorgere come l’araba fenice e alzare nuovi trofei. Senza contare l’ “effetto Nadal”, ovvero il fatto di essere stato raggiunto a quota 20 negli slam dallo spagnolo. Più volte Federer ha ribadito quanto la rivalità con Rafa lo ha spinto ogni volta a dare sempre di più e a trovare nuovi stimoli. Perché non provare a vendicare quei due match point sprecati a Wimbledon nel 2019 e aggiungere un altro capitolo a una carriera già da leggenda…

In ogni caso, al di là degli stimoli che un Federer infortunato a 39 anni possa avere o meno, se uno sportivo che ha dato quello che ha dato lui al suo sport semplicemente vuole ancora provare a sentire l’emozione di quelle cinque parole “game, set and match Federer” e l’ovazione del pubblico, perché non dovrebbe continuare?

Alcuni dicono che dovrebbe smettere per i suoi tifosi. Beh, francamente lui in vent’anni di carriera ha dato letteralmente TUTTO a quei tifosi, quindi francamente l’idea che loro pretendano qualcosa da lui fa un po’ ridere. In fondo Federer si sarà pure guadagnato la possibilità di fare quello che gli pare, compreso magari il poter deambulare per i campi, chi lo sa, di Sofia, a 56 anni?

Altri parlano di un’immagine che incresperebbe il fulgido passato che fu con prestazioni lontane dai bei ricordi e un’aura calpestata dal nuovo che avanza, salvo dimenticare che quelle stesse prestazioni restano tutt’oggi superiori al 90% dei tennisti al mondo. Roba da mandare al manicomio qualsiasi numero 20 del mondo. Roba che se avessimo noi in Italia un giocatore che fa quarti di finale fisso negli slam gli faremmo le statue con altarini di preghiera in ogni piazza italiana. Roba che prima pensi “Eh ma è Federer, non può fare il Ferrer…” e poi dopo due secondi ammetti “beh, francamente, visto quello che ci ha regalato, sarà anche un bel tegamino di cavoli suoi…”

Inoltre non dobbiamo dimenticare la cosa più importante; guardando la testa delle classifiche casca l’occhio (giusto di sbieco) sui primi due nomi, che guarda caso son sempre i soliti. Ebbene, in questi anni ancora non è venuto fuori nessun tennista capace anche solo lontanamente di affascinare le folle e attirare interesse come Djokovic, Nadal e appunto Roger Federer. Nessuno. Nadie. Niemand. Il vuoto. E francamente, non ce ne vogliano gli aficionados serbo-spagnoli, se Roger decidesse anche solo di tirare pallate con una padella in teflon al circolo dopolavoro di Caltanissetta, ne verrebbe fuori un rave tipo Woodstock. Perché senza nasconderci troppo, tira ancora più un pelo di F…ederer che un carro di buoi. Roger ti riempie ancora lo stadio. Quindi faccia quello che vuole. Basta che non smetta, almeno non ancora.

Davide Bencini

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