US Open, Mladenovic: “È abominevole quello a cui siamo sottoposti. Rivoglio la mia libertà”

Il post partita della cocente sconfitta porta una Kristina Mladenovic furiosa contro l'organizzazione dello US Open per l'isolamento a cui è stata costretta dopo che sono stati accertati i contatti ravvicinati con Benoit Paire, risultato positivo al covid-19.

Kristina Mladenovic ha perso una partita quasi vinta nel secondo turno dello US Open 2020. La francese, dal 6-1 5-1, è stata rimontata fino a cedere 1-6 7-6(1) 6-0 contro Varvara Gracheva, che al primo Slam in carriera si è trovata così al terzo turno.

Il post partita è stato infuocato, con Mladenovic che si è scagliata contro la USTA come già fatto dopo il match di primo turno vinto contro Haley Baptiste un giorno dopo la notizia che lei era tra gli 11 contatti stretti accertati per Benoit Paire che era risultato positivo al covid-19.

Al contrario di quanto è accaduto con Guido Pella e Hugo Dellien, Kristina e tutti gli altri non sono stati esclusi dal torneo ma per loro sono state imposte limitazioni ulteriori tra cui il divieto di accedere alle aree comuni come la palestra e l’impossibilità di prendere la stessa trasportation degli altri giocatori.

Mladenovic, a seguito della sconfitta odierna, ha commentato: “Sono collassata. Oggi stavo giocato bene ma mi sentivo al limite. È abominevole quello a cui siamo sottoposti. Voglio ritrovare la mia libertà. Ho l’impressione che qui siamo come dei prigionieri”. Alla fine, un ultimo ringraziamento alla USTA: “Ci tenevo a ringraziarli per un’esperienza irreale”.

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