Errani: “Non mi piace essere presa in giro”. Bertens: “Se fingessi così bene farei l’attrice”

Il post partita del match tra Sara Errani e Kiki Bertens è stato elettrico. L'azzurra: "Un'ora fa è uscita dal campo in sedia a rotelle e adesso è seduta al ristorante". L'olandese, vittima di crampi, smorza: "Non la prendo sul personale, capisco la sua reazione dopo una partita così".

Dopo una partita così dura, con un carico di rabbia e tensione così alto, il post di Sara Errani-Kiki Bertens al Roland Garros non poteva non riservare una seconda parte ai tanti momenti delicati vissuti in campo.

In conferenza stampa a Parigi è arrivata per prima l’azzurra, molto delusa e che non ha provato minimamente a ritrattare l’atteggiamento mostrata a fine partita, quando è corsa via dal campo senza “dare la racchetta” a Bertens, nel classico gesto della nuova stretta di mano in tempi di covid-19.

Errani ha attaccato con una frase chiara: “Non so come dirlo in inglese, ma non mi piacciono le prese in giro”. Ha usato un’espressione, in italiano durante la conferenza stampa con la stampa internazionale, un po’ più colorita ma al momento noi riportiamo così. Ha poi continuato: “Bertens ha giocato una gran partita, ma prima sembrava fosse infortunata e poi si è messa a correre come mai fatto. Poi è uscita dal campo in sedia a rotelle e adesso è seduta al ristorante. Non mi piacciono questi atteggiamenti. Se vuole giocare così, è una sua decisione ma mi dà fastidio, perché poi sono io che passo per una scorretta. Lei forse ha una pozione magica, perché per un’ora sembrava avesse i crampi e poi correva come non mai”.

Errani, sfortunata protagonista del 7-6(5) 3-6 9-7 conclusivo, ha toccato un po’ tutti gli argomenti riuscendo probabilmente a individuare il vero momento in cui la sua partita è cambiata quando nel primo set, dal 5-4 30-0, ha perso completamente il servizio mentre nel terzo, come dirà poi, è stato tutto molto equilibrato: “Credo che sia riuscita a esprimere un livello piuttosto alto. Purtroppo però ho avuto il problema del servizio che purtroppo ora mi sta creando difficoltà. Devo però accettare la situazione e cercare di combattere con quello che ho”.

Infine, un chiarimento di Errani circa il “vaffa” urlato a pieni polmoni uscendo dal campo: “Non era rivolto a Bertens, è stata una parola che in italiano a volte si usa quando le cose non girano, ma non ricordo quando l’abbia detta. Se ero all’uscita dal campo forse non riceverò una multa, e se qualcuno mi vuole multare non ci potrò fare molto”.

Quando è arrivata Bertens, invece, il clima è stato più disteso. Kiki non ha voluto rispondere direttamente e per le rime, ma ha fornito una sua versione dei fatti piuttosto lucida: dopo essere uscita dal campo in sedia a rotelle ha passato 45 minuti a fare trattamento e fisioterapia, di cui 30 senza essere in grado di muoversi a causa dei crampi diffusi in tutto il corpo: “Ho sudato moltissimo, e anche se ho bevuto davvero tanto ho comunque sperimentato crampi alla game sinistra, al piede destro e a entrambe le mani”.

Riguardo alle critiche arrivate da Errani, Bertens ha risposto come sa fare: con buona grazia. Kiki, e lo raccontano tantissime colleghe nel circuito WTA, è una tra le più corrette e ben volute: “Non la prendo sul personale, capisco la sua frustrazione per aver perso e non aver colto le varie chance che ha avuto. Lei può dire quello che vuole, ma se veramente stessi fingendo allora farei bene a fare l’attrice”.

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