Australian Open, Sandgren: “Sui match point ho cercato di pensare solo al tennis”

Tennys Sandgren in conferenza stampa racconta che sui match point ha cercato di non vedere la cosa più grande di quella che era: "E lui spalle al muro ha alzato il livello, non mi ha dato più nulla. Meriti a lui".

Tennys Sandgren, dopo la clamorosa sconfitta contro Roger Federer nei quarti di finale dell’Australian Open, ha provato ad analizzare la partita in conferenza stampa.

I sette match point sciupati sono ovviamente uno dei temi principali. Lo statunitense è apparso pesantemente giù di morale.

“Come ti senti?”
“Stanco”
“E?”
“Stanco. Emotivamente stanco. Fisicamente stanco. Semplicemente stanco”
“Ti sei sorpreso oggi?”
“No. Ho giocato piuttosto bene, penso che avrei potuto giocare meglio. Non ero sorpreso”
“E del MTO?”
“Ho pensato non stesse bene”

Scambi di battute molto rapide, poca voglia di parlare. Poi si è un po’ scosso.

“Avrei potuto essere tranquillamente in semifinale, ma non ci sono… Devo tornare i campo e riprovarci, metterci altro impegno. Forse avrò un’altra chance”. Poi, cominciando il racconto della fase cruciale: “Ero piuttosto lucido in campo. Una volta che sono arrivato vicino alla fine mi sono reso conto che l’ultimo passo era il più pesante. Lì credo il suo livello si sia alzato. E poi nel quinto, uguale, ma c’era da aspettarselo. Non puoi concedere tutte queste chance a un grande campione, forse il migliore di sempre. Ho cercato di giocare pensando solo alla parte tennistica della situazione. Non mi ha più concesso nulla, meriti a lui. Ho cercato di bilanciare l’aggressività da un gioco più intelligente. Ho cercato questo, ma lui ha giocato magnificamente. Ha tenuto la palla pesante e profonda mettendomi pressione”.

Sul momento dell’infortunio: “Avevo notato che non stava più servendo come fa normalmente. Io poi cercavo di non farne un grosso affare per non distrarmi, mi dicevo di controllare quello che potevo controllare”.

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