Featured

WTA Pechino: Barty e Osaka senza problemi, Kvitova a forza 8 contro Mladenovic

BARTY CONTINUA IL TREND POSITIVO, KVITOVA IL SUO DOMINIO CONTRO MLADENOVIC

Dopo qualche segnale di crescita arrivato nella seconda parte del torneo di Wuhan, Ashleigh Barty sembra aver cominciato il torneo WTA Premier Mandatory di Pechino nello stesso modo.

Il 6-4 6-2 finale contro Yulia Putintseva era forse prevedibile perché l’australiana non soffre particolarmente le tante variazioni che una giocatrice come la kazaka può proporre, ma era più interessante notare l’approccio e lo sviluppo di una partita che proprio per la tipologia di giocatrice e per chi è Putintseva come carattere.

L’esame è pressoché passato a pieni voti. Barty è sembrata un po’ arrugginita all’inizio, ma quel dritto pur rimanendo a tratti ancora ballerino sta aumentando i propri giri e ha spesso chiuso il punto nella maniera migliore per la nativa di Ipswich, balzata subito avanti di un break e capace di conservarlo fino alla fine senza dare grandi chance all’avversaria.

Barty si sta giocando tanto, qui, perché un suo percorso fino alle fasi finali potrebbe anche darle la certezza di essere prima testa di serie alle WTA Finals e quindi partire con buone chance di essere la prima australiana di sempre a chiudere l’anno da numero 1 del mondo. Nel secondo parziale ha aumentato considerevolmente il proprio livello, creando fratture nella mente della kazaka e prendendo il largo fino al 6-2 conclusivo. Agli ottavi avrà o Saisai Zheng o Sloane Stephens.

Avanti anche Petra Kvitova, che per l’ottava volta in carriera si è imposta contro Kristina Mladenovic. È stato il loro terzo confronto del 2019, e in ogni occasione la ceca non ha mai perso un parziale. Oggi, malgrado il 6-4 6-4, il divario tra le due è sembrato molto più netto con la francese continuamente in affanno nei propri turni di battuta e sempre costretta ad aggrapparsi a qualcosa per non essere travolta dalla furia di un’avversaria che colpiva vincenti in ogni istante e aveva la solita diagonale del suo dritto contro il rovescio della francese in cui poter anche provare a costruire i punti con più calma.

Troppa differenza, per l’ex top-10, nel rendimento al servizio con la prima che entrava nel 70% dei casi (addirittura era all’80% nel secondo set) ma con la seconda il braccio tremava, le gambe spingevano poco, e la palla arrivava quasi sempre troppo docile a Kvitova per poter attaccare. Ha provato a rimanere in partita, una volta scivolata indietro di 2 break nel secondo parziale, e complice anche qualche incertezza della ex numero 2 del mondo era arrivata ad avere una piccola chance sul 5-4 Kvitova e 30-30.

Adesso sarà spareggio per le Finals di Shenzhen contro Belinda Bencic, sebbene il margine della ceca sia sui 600 punti. Una sua vittoria, però, potrebbe chiudere i conti.

SABALENKA, BRUSCO RIENTRO. OSAKA DOMINANTE

Non c’è stata fortuna per la neo eletta bi-campionessa di Wuhan Aryna Sabalenka, che al rientro in campo dopo il trionfo di sabato scorso ha perso 6-4 7-6(5) nei confronti di Daria Kasatkina.

Una boccata d’aria pura per la russa, che finora in stagione aveva raccolto pochissimo ed era scivolata dalla top-10 ai margini delle prime 40 del ranking WTA, ma che oggi ha fatto una partita molto generosa, sempre disposta al sacrificio in fase difensiva e cercando il possibile per togliere immediatamente Sabalenka dalla sua posizione di comfort e aumentare di fatto il suo nervosismo e i suoi errori.

Non è stato neppure troppo difficile, perché la bielorussa di oggi era lontana parente di quella scintillante di Wuhan sia in termini offensivi che in termini di pazienza. Molto nervosa, dunque anche molto fallosa perché veniva a meno la lucidità necessaria in diversi momenti dell’incontro. Tantissime, anche, le esternazioni di delusione nei propri confronti, spesso incapace di concludere il punto per errori banali, brutti, scomposti.

Era favorita, Aryna, ma pur senza voler trovare un alibi a tutti i costi ripensando alla finale di Wuhan era forse normale attendere un calo, bisognava poi capire in che dimensione fosse. In quella partita contro Alison Riske aveva dovuto tirar fuori la miglior prestazione in carriera al servizio ed emergere dalle difficoltà alle volte superandosi, con turni di battuta interminabili ma da dove è emersa sempre con grandi meriti. Oggi non è riuscita a dare continuità al suo momento giocando un brutto primo set e, malgrado una reazione nel secondo, a raggiungere il terzo. Ben 9 i doppi falli totali, a fronte di “soli” 8 ace: confrontati con la finale, siamo a 10 ace in meno e 5 doppi falli in più.

Grandi rimpianti, per lei, per la seconda fase del secondo parziale in cui aveva dato segnali di risveglio rientrando da 0-2 e poi portandosi per la prima volta avanti sul 4-3 (ma con Kasatkina al servizio). La russa qui è stata brava a non scomporsi a sua volta, continuando a giocare con grande concentrazione e tranquillità, e approfittando dei regali dell’avversaria sul 4-5 15-30 e sul 5-6 0-30. Nel tie-break Sabalenka è stata avant 4-3 e servizio ma ha sprecato tutto sbagliando l’approccio di dritto a rete, mentre sul 5-5 ha giocato una risposta di dritto troppo frettolosa. Sul match point, Kasatkina si è inventata un gioiello di passante di rovescio vincente in lungolinea.

Chance mancata per Sabalenka, che aveva un buon tabellone davanti a se per riprovare una corsa stile Wuhan. Agli ottavi invece ci sarà Kasatkina, nel derby russo contro Ekaterina Alexandrova.

Tutto molto facile invece per Naomi Osaka, che ha lasciato appena 2 game ad Andrea Petkovic. 6-2 6-0 il punteggio finale di un match senza storia, con il primo dei 5 break arrivati sull’1-0 e grande facilità mostrata dalla giapponese nel colpire una palla probabilmente non “sporcata” a sufficienza da darle problemi. Per lei, ora, o Ajla Tomljanovic o Alison Riske.

Risultati

[1] A. Barty b. Y. Putintseva 6-4 6-2
S. Zheng vs [13] S. Stephens
[7] P. Kvitova b. K. Mladenovic 6-4 6-4
[15] S. Kenin b. A. Pavlyuchenkova 6-3 6-2
P. Hercog b. [10] A. Kerber 6-4 6-2
A. Tomljanovic vs A. Riske
[4] N. Osaka b. [Q] A. Petkovic 6-2 6-0
D. Kasatkina b. [12] A. Sabalenka 6-4 7-6(5)
[16] C. Wozniacki b. [Q] C. McHale 6-4 6-0

Diego Barbiani

Share
Published by
Diego Barbiani

Recent Posts

Pagellone WTA: Sabalenka e Paolini leader, ma la lode (alla carriera) va a Kerber

Come sempre, a Natale si è tutti più buoni. Per cui, senza troppo indulgiare oltre,…

21 ore ago

Auguri a Gianni Morandi, eterno ragazzo che amava il tennis

di Salvatore Sodano C'era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e…

2 settimane ago

Swiatek: “Ho ricevuto supporto da tante. Dura paragonare me con Sinner o Halep”

Iga Swiatek è stata protagonista di intervista con Anita Werner a 'Fakty po Faktach" (Il…

2 settimane ago

L’Italia si prende tutto, anche le Finals 8 di Davis Cup!

La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) e l’ITF (International Tennis Federation) sono liete di…

3 settimane ago

Ranking ATP/WTA: Sinner, sei mesi da numero 1

Sei mesi da numero uno. Jannik Sinner inizia oggi la ventiseiesima settimana consecutiva in vetta…

3 settimane ago

Halep accusa l’ITIA di doppio standard con Swiatek, ma ci sono pesanti distinguo

Simona Halep non è stata fin qui la sola giocatrice a esprimersi sul caso di…

3 settimane ago