Abbiamo concluso la stagione su erba, e i risultati sono già molto ben evidenti. La durata delle partite, al rientro sulla terra battuta, si è impennata e la facilità con cui a Bucharest, in Romania, stanno riuscendo a raggiungere le tre ore di gioco fa veramente impressione.
Contando anche le qualificazioni, nei primi 4 giorni di torneo sono state altrettante le partite concluse oltre i 180 minuti. Due di queste, addirittura, hanno sfiorato le 4 ore di gioco. Altre due, invece, si sono fermate appena sotto le 3.
Avevano cominciato Raluka Serban e Miriam Bulgaru, al primo turno di qualificazioni, in quello che fino a pochi mesi fa sarebbe stato considerato un derby rumeno. Oggi Serban gioca con accanto la bandiera di Cipro, e purtroppo per lei è uscita sconfitta 6-7(5) 7-6(4) 7-6(3) in 3 ore e 40 minuti. Addirittura “meglio” ha fatto Alexandra Cadantu, veterana rumena, che per imporsi contro la connazionale Nicoleta Dascalu al secondo turno del tabellone cadetto ha impiegato 3 ore e 51 minuti per chiudere il match 6-7(3) 7-6(8) 7-6(4) salvando 8 match point: i primi 3 rientrando da 40-0 con l’avversaria che serviva per il match sul 5-4, altri 4 rientrando da 2-6 nel tie-break del secondo e poi l’ultimo sull’8-7 sempre in quel tie-break.
Ha abbastanza dell’incredibile invece che la sfida tra l’ungherese Anna Bondar e la belga Marie Benoit, nel secondo turno di qualificazioni, sia arrivata a 3 ore e 2 minuti, perché quest ultima si è presa il secondo set 6-0 venendo comunque sconfitta 7-6(7) 0-6 7-5(5). Infine Anastasija Sevastova ha affrontato l’esordio da campionessa in carica, nel tabellone principale, con un match thriller contro la giocatrice di casa Ana Bogdan, terminato soltanto dopo 3 ore e 3 minuti con il punteggio di 5-7 7-6(4) 7-5. Grandi rimpianti per la beniamina del pubblico, ora scivolata oltre le prime 120 del mondo ma con un recente passato dentro alle prime 70, perché nel tie-break è stata avanti 4-2 e servizio, subendo però da lì in avanti un po’ la pressione di poter veramente prendersi un successo prestigioso contro la numero 11 del mondo e subendo il rientro della lettone, che ha dimostrato maggiore esperienza nelle fasi più delicate di un match che comunque ha tenuto l’attenzione massima di un pubblico numeroso ma molto rispettoso fino al dodicesimo game del set decisivo, lì dove Bogdan era rientrata da un doppio match point di ritardo e ha avuto due chance di portare il match al tie-break, venendo poi beffata proprio nel braccio di ferro decisivo.
Straordinari anche per Laura Siegemund, che ieri si è imposta 4-6 6-3 6-4 in 2 ore e 50 minuti nei confronti di Anelina Kalinina e dovendo rientrare da 0-3 nel secondo set con una forma fisica tutt’altro che eccezionale, lei che potrebbe invece fare veramente la differenza su questa superficie. Proprio in quel momento, con un doppio break di ritardo, ha fermato il gioco per un medical time out che ha finito per danneggiare però l’ucraina, completamente spentasi da lì in avanti e andata poi in affanno quando si è vista la tedesca rifarsi sotto. Maratona, oggi, anche per Lara Arruabarrena. La spagnola ha trionfato 7-5 6-7(8) 7-5 contro Shilin Xu, chiudendo la sua fatica in 2 ore e 53 minuti.
Bisognerà infine attendere domani per sapere l’esito della sfida di Martina di Giuseppe, unica italiana in tabellone e al suo esordio assoluto nel circuito maggiore. La romana ha visto il suo match contro Varvara Lepchenko interrotto per oscurità sul punteggio di un set pari: 6-3 per la ex top-20 nel primo parziale, 6-1 invece per la giocatrice attualmente numero 211 del mondo.
Risultati odierni
[1] A. Sevastova b. A. Bogdan 5-7 7-6(4) 7-5
[Q] P. M. Tig b. [LL] A. Bondar 6-2 6-1
[8] Kr. Pliskova b. [LL] A. Cadantu 7-5 6-1
K. Juvan b. [LL] I. Shinikova 5-7 6-1 6-1
I. C. Begu b. A. Krunic 7-5 6-1
L. Arruabarrena b. [Q] S. Xu 7-5 6-7(8) 7-5
[3] V. Kudermetova b. A. Rus 6-4 6-2
[WC] J. Cristian b. [5] S. Cirstea 6-4 4-6 6-2
[Q] J. Fourlis b. [WC] I. Bara 6-3 7-5
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