[1] N. Djokovic b. [5] D. Thiem 7-6(2) 7-6(4)
Novak Djokovic domani cercherà di vincere il suo terzo titoli a Madrid, dopo aver sconfitto Dominic Thiem in un incontro molto duro, caratterizzato dalle occasioni sprecate dall’austriaco, anche se Nole è stato sicuramente molto efficace nelle varie palle break che Thiem ha avuto a disposizione. Però l’ultimo punto è decisamente emblematico dell’intero incontro, con Thiem che stecca la palla su un punto importante, anzi, il più importante di tutti. Eppure Thiem aveva cominciato col cipiglio di chi ha acquistato nuova consapevolezza grazie alla striscia che gli aveva consentito di vincere a Barcellona e superare qui prima il vincitore di Monte Carlo (ma sì) poi Roger Federer. Dopo i primi due game di studio Thiem ha quindi rotto gli indugi e ha brekkato Novak a 15, mantenendo il vantaggio però soltanto per un turno, perché già al sesto game Novak riesce a riportarsi in parità. Dopo un paio di game interlocutori Thiem sembra poter piazzare l’allungo vincente, ma Djokovic annulla la palla break e a quel punto non rimane che il tiebreak. Di nuovo Thiem parte meglio ma poi due turni di battuta scellerati mandano avanti Djokovic che vince il tiebreak probabilmente al quinto punto, quando sul 3-1 gli riesce una specie di miracolo, con un salvataggio altissimo che finisce nell’ultimo millimetro di campo e con Thiem imbufalito che sparacchia il colpo successivo.
Nel secondo set Thiem riesce a ritrovare la calma e la partita sembra poter cambiare direzione, o meglio trovare un andamento nel punteggio maggiormente coerente a quanto di si vede in campo. Ma Thiem continua a non strasformare le palle break, a volte con scelte tattiche incomprensibili, come un siluro di dritto su una seconda senza pretese di Djokovic, spedita direttamente in corridoio. In un modo o nell’altro finalmente Thiem riesce a portarsi avanti 4-2 ma – e forse è l’ultimo passo che deve ancora compiere l’austriaco – si distrae e regala a Nole il controbreak. L’austriaco gioca con molto scoramento gli ultimi game del match, tant’è che il break di Djokovic sul pari non sorprende più di tanto, e arriva con un altro regalo di Thiem, che spedisce in rete una palla alta e comoda sul suo rovescio. Sembra finita ma stavolta è Nole a distrarsi, chiudendo addirittura con un doppio fallo il dodicesimo game. Il secondo tiebreak è stavolta più equilibrato, anche grazie ad un errore banale di Djokovic, che tira un dritto comodo abbastanza largo. Sarà ancora un doppio fallo, sul 4-3 per Djokovic, a portare definitivamente avanti il serbo, che si porta al match point con un grandissimo dritto incrociato che Thiem non controlla bene.
Niente passaggio di consegne dunque, perché Djokovic ha tirato fuori l’orgoglio del vecchio campione che non ci sta a farsi superare dal giovane sostituto. Djokovic aveva perso le ultime due volte, che però risalgono a più di un anno fa, e questa vittoria non potrà che renderlo ancora più sicuro. Però durante tutto il match la sensazione è stata che la partita la facesse Thiem, e a questo punto il quesito riguarda la tenuta sulla distanza lunga, visto che tra i due alla fine quello stanco non era l’austriaco. Ma prima di misurarsi a Parigi c’è Roma, anche se bisogna vedere come ci arriveranno entrambi.
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