WTA Stoccarda, Bertens: “Non dovrò lasciare Kvitova in comando del gioco”

Kiki Bertens, semifinalista a Stoccarda, racconta in conferenza stampa il match di quarti di finale contro Angelique Kerber e come poter contrastare domani Petra Kvitova in semifinale.

Oggi è sembrato che stessi molto meglio di ieri, hai anche chiuso con un ace. Che partita ti è sembrata?
No è vero, ero molto cresciuta come livello, sono veramente felice. Ho fatto meno ace di ieri ma avevo di fronte Kerber che è una grande in risposta.

Nell’ultimo game che stavi servendo per il match, tutto lo stadio ad applaudire la tua avversaria, che effetto ti ha fatto?
Non male direi (ride, nda). Direi che sia meglio per me quando tutti sono contro di me. O almeno, non contro di me, ma nel senso che stanno supportando la mia avversaria. Come oggi. Se tutti incitano me confesso che mi sento molta più pressione addosso. Oggi sì, diciamo che mi sia piaciuta.

Questo è un campo duro per una terraiola, dove magari bisogna essere più aggressiva. È stata questa la chiave per la tua prima semifinale?
Sì, sicuro. Sapevo arrivando qui che dovevo cambiare qualcosa perché qui la terra è diversa. Ieri non ha funzionato ma oggi sono veramente stata felice di come ho giocato

Domani affronterai Petra Kvitova, partita difficile.
Sì decisamente. Petra è veramente una grande giocatrice e sta avendo un anno molto importante fin qui, sarà una dura battaglia ma spero di poter giocare come oggi.

Visto che questa terra è un po’ diversa, pensi che in questo modo i valori tuoi e di Petra si possano livellare come quando magari vi siete affrontate a Madrid?
Oh, sì, probabile. Potrei forse pensare che il mio gioco sia migliore rispetto al suo sulla terra piuttosto che su altre superfici, ma per esempio proprio a Madrid ho perso contro di lei perché ha giocato una partita straordinaria, anche perché lì la terra è veloce. Domani dovrò cercare di essere ancora aggressiva perché se la lascio comandare poi diventa tutto molto complicato.

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