Matteo, nel primo set eri partito benissimo e sei arrivato a 3 chance del 4-0. Da lì che è successo?
Lui non è partito molto bene mentre io sono venuto su molto solido. Il vento si faceva sentire ma una volta che lo avevo sentito l’ho messo in conto. Sul 3-0 40-0 ho mancato un po’ di occasioni. Ho subito un brutto break, mi ha bloccato, è stata una sfida girata su pochi colpi. Peccato perché c’erano state tante chance e ho avuto le mie occasioni. Devo cominciare ad abituarmi che questo sport è così.
Querrey è un avversario con un gioco che sembra molto simile al tuo. Come ti trovi con quelli che giocano a specchio?
Non mi trovavo male. Dal punto di vista tecnico col rovescio tenevo botta, mi ha fatto più male col rovescio lungolinea piuttosto che col dritto. Mi piace giocare con loro perché non difendono bene, peccato però perché era una partita che poteva filare via diversamente. Mi sentivo bene, peccato perché poi anche a inizio del terzo set ho perso un game da 30-0 con errori brutti e lui ha cominciato a servire molto bene. È stato bravo, dalla sua ha anche l’esperienza ed è stato bravo.
Come è giocare su un centrale per la prima volta in un torneo di questo livello?
Ho sentito una grande emozione. Non mi sentivo neanche teso, ma forse mi è mancata un po’ di rabbia agonistica. Vediamo la prossima.
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