US Open: impresa Cibulkova, eliminata Kerber. Avanti Keys

Esce di scena la favorita principale per un posto in semifinale in quello che era il quarto di Caroline Wozniacki: Marketa Vondrousova, classe 1999, firma l'impresa contro Kiki Bertens.

[29] D. Cibulkova b. [4] A. Kerber 3-6 6-3 6-3

La volta scorsa Angelique Kerber si era salvata, contro Johanna Larsson, in un terzo set fatto di difficoltà e tanto equilibrio. Oggi la tedesca non l’ha passata liscia, con un nuovo calo dopo un primo set controllato al meglio e senza mai riuscire a cambiare marcia contro la grinta e la rabbia agonistica di una Dominika Cibulkova che ha colto uno dei risultati più importanti (a livello di avversarie battute) dalla finale del Master di Singapore del 2016.

Ancora sul Louis Armstrong, ancora una vittima eccellente. Il nuovo campo di Flushing meadows ha visto crollare tre delle prime quattro del seeding femminile e l’ultima è stata la recente campionessa di Wimbledon, spentasi dopo solo un set di fronte a un’avversaria che ha riproposto l’atteggiamento mentale dei giorni migliori nonostante questo per lei sia un anno molto particolare. Una cosa che era chiara, di Cibulkova, è che aveva bisogno di giocare per entrare in forma. Dopo le vicissitudini di un 2017 molto sfortunato la slovacca aveva dichiarato che non avrebbe giocato più di 15 tornei in questa stagione perché a 29 anni comincia a sentire la fatica di oltre 10 anni di carriera alle spalle.

Forse ha avuto bisogno di più tempo per adattarsi al nuovo ritmo, o forse semplicemente ha impiegato la prima parte della stagione per ritrovare il giusto smalto dopo un’annata in cui è precipitata dalla top-5 ai margini della top-30, ma da maggio in poi Cibulkova è tornata a essere molto efficace. Una finale, a Strasburgo, e i quarti di finale a Wimbledon come highlights, più le due battaglie vinte qui allo US Open tra primo e secondo turno. Oggi il suo personale capolavoro rialzando la testa dopo un primo set che stava seguendo la scia di molti degli ultimi 7 precedenti (6 vinti dalla numero 4 del seeding).

Eppure da inizio secondo set è diventata incisiva col dritto, cinica quando aveva occasioni in risposta. Proprio il dato sulle palle break realizzate è forse quello che spiega meglio il ribaltone: 5 su 6 per Cibulkova, solo 4 su 15 per Kerber che ha perso progressivamente campo e nel terzo set era quasi solo in posizione difensiva, lasciando modo all’avversaria di imperversare e chiudere con facilità sul 5-3. Al prossimo turno avrà Madison Keys, che ha superato 4-6 6-1 6-2 Aleksandra Krunic.

M. Vondrousova b. [13] K. Bertens 7-6(3) 2-6 7-6(2)

Il capolavoro di Marketa Vondrousova, classe 1999, si è consumato sul Louis Armstrong, il nuovo, che non sta dicendo benissimo alle giocatrici più quotate. Simona Halep venne sconfitta nel primo match del primo giorno, Caroline Wozniacki giovedì scorso subì la stessa sorte contro Lesia Tsurenko, oggi Kiki Bertens che è forse un gradino sotto alle prime due ma veniva da un periodo di forma straordinario e si era trovata con una zona di tabellone dove era fattibile pensare a un nuovo approdo ai quarti di finale. Per molti era probabilmente la favorita, ma l’olandese ha ceduto nel lungo braccio di ferro contro la giovanissima ceca, una delle sei che sono approdate al terzo turno.

Marketa, mancina, si trova al momento ferma al numero 102 del mondo ma il suo è un ranking viziato dall’infortunio patito a fine aprile a Stoccarda. Era un periodo, quello, dove aveva la maggior parte dei punti in uscita e da vicina all’ingresso in top-50 si è trovata a al limite delle prime 100. Non avrebbe neppure dovuto entrare direttamente in tabellone, in questo US Open, ma alcuni forfait dell’ultimo minuto le hanno garantito l’accesso al main draw e lei, con tre vittorie consecutive, ha raggiunto il miglior traguardo in tornei di questo valore.

Una vittoria, quella contro la numero 13 del seeding, che nasce da come ha saputo girare il primo set in proprio favore. Bertens, molto solida, stava avendo spesso la meglio sulla diagonale del suo dritto contro il rovescio di Vondrousova. Un break ottenuto sul 2-2 sembrava potesse bastare, ma sul 5-4 ha giocato male i primi punti. Ha concesso una briciola, ma su quella Marketa ha costruito la sua rimonta. Dallo 0-30 in avanti la ceca ha cominciato a far viaggiare la palla in maniera implacabile. Quella diagonale che fino a poco prima era un po’ sua nemica di colpo l’ha vista cambiare completamente a suo favore, spingendo in maniera sempre più incisiva e sempre più profonda o angolata. Bertens, ripresa, si è un po’ irrigidita ma dall’altra parte non c’era l’intenzione di togliere il piede dall’acceleratore e Vondrousova è arrivata a dominare entrambe le diagonali con l’olandese che a un certo punto non sapeva più che fare per portare punti a casa. Il tie-break è stato dominato dalla diciannovenne ceca, subito scattata sul 5-0 e autrice di un gran passante di rovescio lungolinea sul 5-3 per spezzare il tentativo di rimonta avversario.

Bertens ha subito il colpo, andando sotto di un break anche a inizio ripresa, ma ha saputo ritrovarsi appena in tempo, ricominciando a macinare gioco e a colpire con più precisione, finendo per dominare il secondo set 6-2 e smorzare, almeno inizialmente, gli assalti dell’avversaria a inizio terzo set. I game molto equilibrati all’inizio della frazione successiva hanno visto ancora l’olandese prevalere, ma sul 4-2 un brutto game di battuta ha restituito il break appena conquistato. Questo è stato l’errore più grave, probabilmente, perché allungando sul 5-2 avrebbe forse impedito a Vondrousova di ritrovare il proprio gioco, ma la ceca è stata comunque brava a spingere col dritto verso il rovescio dell’avversaria sia sul 30-30 che sulla palla break. Non era ancora finita, perché sul 5-5 Bertens perdeva il servizio da 40-0 complice anche un occhio di falco che le ha detto molto male sul 40-15 e che ha aumentato il nervosismo con cui poi ha giocato (male) l’ultimo pezzo di partita. Marketa non ha chiuso subito, perché un po’ di tensione avvertita nei primi punti sul 6-5 ha fatto sì che l’epilogo fosse un nuovo tie-break, ma qui come prima è partita subito molto forte, salendo 5-1 e chiudendo al primo match point.

Adesso aspetta di conoscere chi avrà al prossimo turno. Sarà una tra Lesia Tsurenko e Katerina Siniakova. Dovesse esserci un derby ceco, sarebbe probabilmente l’ennesimo trionfo di una nazione piccolissima ma che fornisce da ormai 7 anni un vivaio di giocatrici incredibilmente forti.

Altri risultati

Madison Keys vendica la sconfitta patita a Flushing Meadows nel 2014 contro Aleksandra Krunic e supera la serba 4-6 6-1 6-2 dilagando con la propria potenza dopo le difficoltà del primo set. Per lei, adesso, una tra Angelique Kerber e Dominika Cibulkova.

Risultato molto pesante invece il 6-0 6-0 che proietta Naomi Osaka agli ottavi di finale alle spese di Aliaksandra Sasnovich. Non è bastato alla bielorussa l’ottimo momento di condizione, l’annata migliore della carriera e un buonissimo US Open fino a ora per rimediare una sconfitta molto pesante. È il secondo “double bagel” della giapponese in carriera, il primo arrivò a 15 anni contro la sessantaseienne Gail Falkenberg in un ITF del 2012.

Eliminata, infine, Caroline Garcia che ha perso la maratona contro Carla Suarez Navarro 5-7 6-4 7-6(4). La spagnola per il terzo anno di fila è agli ottavi di finale, in uno Slam che l’ha vista anche arrivare ai quarti nell’edizione 2014.

Dalla stessa categoria