US Open: Serena Williams subito protagonista. Giorgi vince e si “regala” Venus

Venus Williams è al secondo turno dello US Open con una vittoria ai danni di Svetlana Kuznetsova. Adesso c'è Camila Giorgi, ultimo ostacolo prima di un probabile scontro con la sorella Serena. Comodo esordio per la campionessa 2017 Sloane Stephens, bene anche Serena Williams.

[17] S. Williams b. M. Linette 6-4 6-0

Serena Williams ha cominciato nel migliore dei modi la sua corsa a New York, due anni dopo l’ultima apparizione e la sconfitta in semifinale contro Karolina Pliskova. L’ex numero 1 del mondo, un anno fa divenuta mamma della piccola Alexis Olympia, è partita in questo US Open con un comodo 6-4 6-0 ai danni di Magda Linette che ha provato a resistere giocando un discreto primo set ma che poi si è dovuta arrendere alla maggiore qualità della sua avversaria.

Se c’era bisogno di qualche risposta da parte della statunitense dopo gli ultimi tornei, o capire se la bella versione vista a Cincinnati potesse avere un seguito, Serena ha sostanzialmente convinto con una prestazione in crescita dopo qualche errore di troppo nella prima fase, dove Linette riusciva a rimanere avanti con buoni servizi e in una fase ancora spenta della partita. Sul 3-3 il primo scossone grazie anche a un nastro che accomoda lo 0-30 per Serena e che da il via al primo break. Da lì sarà un crescendo di buona sostanza, capitalizzato da due grandi punti vinti a metà del secondo set tra cui un passante in corsa in allungo.

Poco più di un’ora e il primo impegno è passato. Il prossimo sarà contro Carina Witthoeft dove, probabilmente, si assisterà a una situazione abbastanza simile a oggi visto anche il momento abbastanza negativo della tedesca. L’insidia vera potrebbe essere il caldo umido molto pesante atteso per i prossimi 3 giorni, con picchi di oltre 40 gradi.

[16] V. Williams b. [WC] S. Kuznetsova 6-3 5-7 6-3

Vedere Venus Williams giocare così concentrata e così volitiva nella sua azione fa pensare che in questo US Open ci sia per lei qualche stimolo in più che nei tornei precedenti, o che comunque lo abbia preparato al meglio dopo le difficoltà riscontrate in tutto il 2018. E viene da pensare che questo sorteggio abbia aumentato la sua voglia di fare bene, per lei e per la famiglia Williams.

Forse negli ultimi anni la sfida tra le sorelle più forti, probabilmente, della storia del tennis, sembra un confronto con poco pathos, eppure per entrambe questo momento rappresenta un vero trionfo. A Indian Wells, poco meno di 6 mesi fa, la sfida tra le due fu accompagnata da un’atmosfera da brividi, e Serena era appena al rientro dopo un post-gravidanza quantomai complicato senza la condizione per fronteggiare la sorella. Oggi potrebbe essere tutto diverso, il tutto nel giorno che precede il compleanno di Alexis Olympia, figlia della 23-volte campionessa Slam. Ecco perché ci piace pensare che la Williams di oggi, una ottima versione per quelle che sono le sue possibilità attuali (di chi, insomma, ha 38 primavere alle spalle), abbia più di un motivo per provare a far bene nello Slam di casa, dove ogni volta ha un tifo enorme alle spalle e dove riesce sempre a regalare qualcosa alla propria gente.

Venus ha impiegato poco meno di 3 ore per superare una valorosa Kuznetsova in un match che la statunitense stava dominando ma nelle fasi finali del secondo set le è sfuggito via, in maniera abbastanza imprevedibile, e nel terzo set è stato una lotta continua tra scambi serrati, ritmo elevato e diverse difficoltà per entrambe nel tenere la battuta. 30 game giocati, 16 finiti ai vantaggi: i primi otto sono stati vinti dalla ex numero 1 del mondo, gli altri 4 dalla russa che sia nel secondo che nel terzo set è stata indietro di due break. Prima, sul 3-6 1-4, ha salvato due chance dell’1-5 ed ha trovato un po’ di continuità alla sua azione prima avvicinandosi e poi agganciando la sua avversaria con due match point salvati sul 3-5. La statunitense, un po’ in difficoltà a livello mentale, ha ceduto il terzo turno di battuta del parziale nel dodicesimo gioco per il 7-5 Kuznetsova che ha rimandato tutto al terzo.

Il vero peccato di Kuznetsova, oggi, è stata una continuità che spesso è venuta a meno a cominciare dal servizio. A inizio del terzo parziale questa condizione si è fatta ancor più evidente, con Venus che trovava subito 4 chance di break e alla fine sfondava il muro avversario. In un momento molto positivo volava sul doppio break di vantaggio ma dal 3-0 e servizio, ancora una volta Kuznetsova ha più volte cercato di rientrare. Il break preso sull’1-4 e il successivo game vinto alla battuta sembravano riportare la russa nella stessa condizione del secondo set, ma questa volta il tutto si è arrestato nell’ottavo game, quando da 15-30 Venus ha dato un’ultima spallata alla partita vincendo 7 punti consecutivi. Avanti 5-3 0-40 in risposta, ha avuto bisogno del quinto match point complessivo ma alla fine con un gran dritto da sinistra ha chiuso la pratica.

Abbastanza facile pensare che voglia da matti quella sfida contro Serena. Per noi, per tutti noi, una partita di tennis. Per loro un momento di cui esserne fieri e dove l’intera famiglia Williams verrebbe ancora una volta celebrata, anche se adesso le due hanno 38 e (quasi) 37 anni e hanno alle spalle tante battaglie di cui il fisico comincia a sentire la fatica. Eppure, ritrovarsi ancora una volta contro sarebbe un successo, Camila Giorgi permettendo. È proprio l’azzurra, oggi vittoriosa 6-4 6-1 contro la wild-card locale Withney Osuigwe, a frapporsi tra Venus e quel terzo turno che in tanti, già adesso, sognano.

[3] S. Stephens b. E. Rodina 6-1 7-5

Comincia da qui la ricorsa a una complicata difesa del titolo da parte di Sloane Stephens, tornata a Flushing Meadows 12 mesi dopo l’incredibile capolavoro del 2017. La statunitense, ora numero 3 del mondo, ha l’incarico più scomodo del trittico che aveva segnato la sua ascesa un anno fa e visto come sono andate molte delle sue colleghe negli ultimi Slam è un fardello piuttosto pesante. Eppure l’inizio può considerarsi più che positivo non fosse per un piccolo passaggio a vuoto a metà del secondo set.

Posizionata sul nuovo Louis Armstrong, che a inizio giornata ha visto il crollo della numero 1 del mondo Simona Halep, la beniamina di casa ha forse ottenuto quello che voleva: un esordio comodo, senza troppi sguardi (visto che in quel momento sull’Artur Ashe si stava disputando la grande lotta tra Venus Williams e Svetlana Kuznetsova) e un atteggiamento molto rilassato. Un mix ideale per entrare nel torneo e provare, passo dopo passo, ad alzare il livello.

Egeniya Rodina, la sua avversaria odierna, aveva colto a Wimbledon il successo più importante della carriera battendo Madison Keys al terzo turno. Oggi non ha potuto nulla invece contro l’altra giocatrice della Florida (Plantantion) che dopo il dominio del primo set ha avuto un attimo di distrazione sul 4-3 e servizio rimediando però nelle fasi finali. Al secondo turno Stephens ha una qualificata: Anhelina Kalinina.

Altri risultati

Si distrae per un set ma Elina Svitolina è al secondo turno. Un 6-3 1-6 6-1 ai danni di Sachia Vickery permettono alla numero 7 del seeding di approdare al secondo turno dello US Open dove riaffronterà quella Tatjana Maria che a Wimbledon la sconfisse all’esordio. La tedesca ha posto fine a 11 anni e mezzo di permanenza di Agnieszka Radwanska in top-50 con la vittoria per 6-3 6-4 che ha un retrogusto molto molto amaro per quello che potrà essere il futuro della ex numero 2 del mondo, attesa ora da un finale di stagione con molti quesiti da risolvere.

Garbine Muguruza, dopo un’estate complicata, vuole provare a ripartire. Un anno fa il raggiungimento del quarto turno le garantiva l’approdo al numero 1 del mondo. Quest anno la spagnola ha cominciato lo Slam da fuori la top-10 e il 6-3 6-0 ai danni di Shuai Zhang è sì un buon inizio ma non deve ingannare: la cinese ha giocato appena sabato scorso dall’altra parte del pianeta i giochi asiatici perdendo la finale contro Qiang Wang. Nemmeno un giorno totale di riposo tra il volo di oltre 12 ore e subito è dovuta scendere in campo per affrontare una delle migliori del lotto reggendo solo qualche game. Adesso la vincitrice di Wimbledon 2017 avrà un’altra partita sulla carta agevole contro la qualificata Karolina Muchova.

L’altra Karolina, Pliskova, si è imposta con un po’ di difficoltà contro Zarina Diyas, superata 6-4 7-6(4). Avanti un set e un break, la ceca si è fatta raggiungere sul 4-4 e sul 4-5 ha dovuto anche salvare due set point consecutivi. Non è riuscita a chiudere il match sul 6-5 ma nel tie-break ha preso subito un sostanziale vantaggio chiudendo 7-4. Molto bene, infine, Victoria Azarenka che ha portato a termine l’esordio contro Viktoria Kuzmova con un netto 6-3 7-5 senza mai perdere la battuta e offrendo appena 2 palle break. Il match che ci voleva per lei per rientrare a New York un anno dopo l’inizio di tutti i suoi problemi personali. Al prossimo turno ci sarà Daria Gavrilova, che ha rifilato un doppio 6-0 a Sara Sorribes Tormo.

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