Novak Djokovic si è precipitato in sala stampa subito dopo la stretta di mano e l’uscita dal campo da sconfitto nel quarto di finale del Roland Garros contro Marco Cecchinato. Sguardo molto cupo, poca voglia di commentare la partita, ma ha detto qualcosa di molto importante: “Non so se giocherò sull’erba, devo vedere cosa non va. Non voglio parlarne ora”. Da sportivo, ha riconosciuto i meriti del palermitano in quella che sportivamente è la giornata più importante della sua vita: “Bravo, bravissimo Cecchinato. I miei complimenti, ha giocato in maniera fantastica. È stato bravo a tenere i nervi saldi nei momenti importanti, io invece sono forse stato un po’ sfortunato in altri. L’abbraccio a fine partita? Non è mai stato un problema per me congratularmi e abbracciare l’avversario. Abbiamo condiviso un grande momento di sport”.
L’umore però era veramente basso tanto che, secondo quanto informa Stuart Fraser, l’ex numero 1 del mondo si è rifiutato di andare nella main interview room ed è rimasto nella sala interviste numero 2 dell’impianto parigino. Un paio di domande in inglese, risposte brevissime. Poi è toccato ai giornalisti serbi con cui normalmente è più espansivo ma anche loro, oggi, hanno assaporato la stessa medicina dal sapore abbastanza amaro: un paio di domande, risposte col contagocce, poi il serbo ha preso la sua roba e se n’è andato.
Ecco comunque le domande rivolte al serbo.
Come valuti il match e il tiebreak finale? Hai avuto molte occasioni.
Intanto va dato atto a Cecchinato di aver gicoato in modo fantastico. Bisogna congratularsi con lui per la grande prestazione. Io ho lottato sin dall’inizio ma sfortunatamente mi è servito un po’ di tempo perché ho dovuto lottare anche con un piccolo infortunio. Durante il riscaldamento le cose sono andate meglio ma insomma è un peccato che non abbia saputo capitalizzare il vantaggio di 4-1 nel quarto set e alcuni break point. Ma lui ha recuperato benissimo e quindi gli va riconosciuto il merito.
In questi ultimi mesi si è detto che Novak non aveva più voglia di lottare che aveva perso il suo spirito. Oggi è stata questione di pochi punti ma tu sei tornato. Si poteva leggere nei tuoi occhi durante il match…
Sono tornato negli spogliatoi, lì sono tornato…
Hai avuto problemi in questa partita o ci sono cose che si sono insinuate?
Giusto un paio di cose ma niente di importante in realtà. Ma non parlare di questo.
Credi che queste partite tra un paio di mesi possa superarle facilmente?
Non lo so.
Puoi sommariamente dirci quanto è difficile tornare al livello che vuoi raggiungere?
È difficile, molte cose nella vita sono difficili
Tu sei capace di articolare meglio…
Non lo sono. Mi dispiace, ma no.
Quando giocherai la prima partita sull’erba?
Non lo so. Non so se giocherò su erba.
Del tutto?
Non so se giocherò su erba
Marco ha giocato in un modo fantastico. Dove può arrivare?
È già abbastanza lontano, le semifinali sono un grande risultato. Non sembrava fosse troppo sotto pressione, nonostante lo stadio o la grande partita. Ha tenuto i suoi nervi incredibilmente saldi nei momenti importanti. Sta giocando bene. Ora giocherà contro Dominic, che chiaramente è favorito, ma non si sa mai.
Hai detto che non giocherai sull’erba…
Non lo so. Non so cosa farò. Sono appena arrivato dal campo. Scusate ragazzi, non posso darvi tutte le risposte.
Hai fatto così tanti sforzi, ti sei allenato così tanto per arrivare a questo punto. Questo lo rende più straziante?
Certamente.
Credi che sia la tua sconfitta più dolorosa in carriera?
No.
Cosa credi ti sia mancato oggi in campo?
Non saprei. Fortuna forse.
Perché è così difficile da accettare questa sconfitta in particolare?
Ogni sconfitta è difficile da accettare in un Grande Slam, specialmente quella che arriva dopo mesi di tentativi di migliorarsi. Avevo una grande occasione di fare un altro passo avanti, non è andata così.
Come si fa ad andare avanti dopo una sconfitta così?
Non lo so, in questo momento non sto pensando al tennis.
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