[10] P. Kvitova b. [6] Ka. Pliskova 7-6(4) 6-3
Si fa sempre fatica a parlare di Petra Kvitova, di tutto ciò che sta facendo in questa stagione, senza inevitabile non riuscire a non pensare a quanto successo ormai un anno e mezzo fa. È un pensiero che ritorna spesso in questa narrativa, ma come si può evitarlo? La mano sinistra era completamente rovinata, chiedersi come sia riuscita a rinascere da quelle ceneri rimarrà una delle tante domande a cui probabilmente noi rimarremo a interrogarci, meravigliati di quanto la ceca stia facendo vedere da febbraio in avanti.
29 vittorie in stagione, nessuna come lei nel circuito. Quarta finale raggiunta, decima vittoria consecutiva, serie che fa il paio ormai con quella di febbraio quando tra San Pietroburgo e Doha infilò 13 vittorie consecutive divenute poi 14 con l’aggiunta del match d’esordio a Indian Wells. Kvitova ha cominciato l’anno al numero 29, lunedì sarà almeno numero 9 del mondo con un incremento di oltre 2500 punti che la porterà a essere almeno numero 3 nella Race to Singapore, la classifica dei risultati ottenuti nell’anno solare. E in caso di vittoria contro Kiki Bertens, salirebbe addirittura al numero 2 a meno di 40 punti dalla danese.
Partita abbastanza strana nel suo sviluppo, perché tra le due era Pliskova quella che si muoveva nettamente meglio e ha avuto più occasioni nel primo set, ma nel finale lo ha gettato al vento con due doppi falli consecutivi che per lei sono rari (soprattutto in questo momento). Kvitova alle volte non trovava gli appoggi giusti coi piedi, costretta a fare diversi passettini per avere il bilanciamento ideale, Pliskova invece scivolava e si spostava con grande facilità. Petra faticava, aveva cominciato immediatamente con un break di ritardo e rispetto ai giorni scorsi boccheggiava già di più fin dall’inizio, con tentativi continui di riprendere fiato tra i vari punti. Fondamentale, nell’economia della sua partita, non scivolare indietro di 2 break. Sul 3-4 ha ripreso la parità giocando un super dritto ad annullare la chance di 5-3, ma la prima la tradiva e Pliskova trovava subito il nuovo break. Al servizio per il set, però, Karolina subiva il veemente ritorno di Petra, un po’ come nel tie-break seguente quando da 2-0 è precipitata sotto 2-4. Sul 5-4 Kvitova, il primo momento chiave: Pliskova ha commesso due brutti doppi falli, servendo sempre la seconda a metà rete.
Dopo un set così, la mazzata di un break subito in apertura e di un game di risposta perso da 0-40 a dare tanto coraggio a una Kvitova che negli ultimi giorni sta andando avanti soprattutto grazie al proprio talento e alla propria determinazione, con una lucidità fisica che sta lentamente scemando e probabilmente metterà in dubbio la sua partecipazione a Roma ora per riposare in vista del Roland Garros. Qualche magia della due-volte campionessa di Wimbledon e alcuni importantissimi game tirati su: prima uno 0-30, poi uno 0-40, poi ancora un 15-30. Sul 5-3 Petra ha chiuso l’opera e ha dato appuntamento a domani: in caso di vittoria contro Kiki Bertens, sarà il miglior inizio di sempre in stagione. Il tutto, dopo l’incredibile recupero dello scorso anno. Una storia bellissima, comunque vada.
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