Elina Svitolina, doppietta a Roma: è sempre lei la regina, in finale battuta la Halep

L'ucraina Svitolina si conferma regina di Roma, dove ha battuto in una partita senza storia la numero uno del mondo Simone Halep.

E.Svitolina b. S.Halep 6-0 6-4

Pensavo fosse una partita, invece era un calesse, avrebbe detto il mai troppo rimpianto Francesco Nuti, parafrasando il titolo di un suo film. “Simona, svejate che sei la numero uno del mondo!”, gridava qualche spettatore irriducibilmente ottimista, di fronte la spettacolo offerto dalla rumena. Ma oggi la Halep proprio non c’era, non ce la faceva a fare qualcosa che non era tipo rimandarla in campo e sperare che quell’altra facesse uno sbaglio o qualcosa del genere.

Ah, l’altra era la professoressa in Internazionali di Roma, la dottoressa Elina Svitolina, al secondo successo di fila nella Capitale (e lo scorso anno aveva sempre battuto la Halep) e la decima giocatrice a far doppietta. In pochi l’avrebbero detto, ad inizio torneo. O forse no. Fatto sta che l’ucraina è davvero una di quelle che magari non ti aspetti, ma c’è. Quasi sempre.

Più costante di quanto si pensi, evidentemente al Foro Italico ha trovato il suo habitat naturale. Non che la Halep giochi male, tutt’altro, ma nelle finali diciamo che la ragazza un pochettino si confonde. La numero uno del mondo (attacco della Wozniacki respinto, comunque, e già questo per lei non è poco) ha probabilmente risentito della partita, tutta nervi e non solo, contro la Sharapova. Detto ciò, la Regina Elina è stata davvero una sorta di Ivan Drago in gonnella. Perfetta, essenziale, implacabile. Potentissima. Per dire quanto emozionante e vibrante fosse la partita in questione, alcuni in sala stampa stavano vedendo la replica di Clic-Zverev nei monitori. Severo, ma (ahimè) giusto.

I NUMERI DI SVITOLINA

Elina ha ottenuto oggi il dodicesimo titolo in carriera su 14 finali WTA disputate (85,71% di vittoria) e addirittura l’ottavo titolo dall’inizio del 2017. È il quarto Premier 5 negli ultimi 15 mesi, per un livello che ha come valore l’esatto corrispettivo di un Master 1000 se non per 100 punti in meno causati dalla mancanza dell’obbligo per le top-10 a disputarli tutti e 5 (possono infatti scegliere durante la stagione di saltarne uno senza essere multate).

Impressionanti, poi, i numeri contro le top-10. Fino alla fine del 2016 aveva un rendimento di appena 9 vittorie e 25 sconfitte (26,47%) mentre dall’inizio del 2017 è a 15 vittorie e 7 sconfitte (68,18%). Contro le top-5, e più ancora le top-3, il dato diventa ancor più clamoroso. Contro le prime aveva, fino alla fine del 2016, un rendimento di 5 vittorie e 12 sconfitte (29,41%) mentre contro le seconde aveva appena il 25% frutto di 3 vittorie e 9 sconfitte. Dall’inizio del 2017 ha l’83,33% di vittorie contro le top-5 (10 vittorie e 2 sconfitte) e 7 di queste sono state ottenute contro le prime 3 (100%).

Non è tutto, perché dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro Elina è imbattuta contro le numero 1 del mondo: 6 vittorie su 6. Le sconfitte sono state: Serena Williams ai giochi olimpici, Angelique Keber (3 volte, una in Fed Cup) e Simona Halep in 2 occasioni.

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