È stata una gran partita, almeno nel primo set, solo il tie-break ha decretato chi fosse meritevole di passare il turno. Djokovic è leggermente rammaricato: “Il mio livello era molto alto, nel tie-break un paio di punti potevano finire in maniera differente e sarebbe cambiato tutto. Lui è stato bravo, nei momenti decisivi ha gestito meglio e giocato degli ottimi colpi. È in gran forma, è il migliore sulla terra ed è davvero difficile giocarci contro.” Nadal gli fa eco subito dopo ed è soddisfatto del suo miglior colpo: “È stato un buon match, la differenza probabilmente l’hanno fatta pochi punti nel primo set. Nel tie-break io ho giocato molto bene col dritto.”
Punti di vista diversi sulla condizione di Novak, per il serbo manca ancora qualcosa per essere competitivo anche alla lunga: “Il mio livello molto alto, tutta questa settimana ho giocato bene, adesso spero che questo mi serva come trampolino di lancio per continuare a fare bene anche al Roland Garros.” Nadal invece ha una visione parzialmente differente sulla condizione di quello che potrebbe diventare uno tra i più accreditati rivali nello Slam parigino: “Per quanto riguarda il mio avversario so che può essere dura tornare ed essere subito al massimo dopo un infortunio. Lui poi è stato fuori parecchio. Non credo lui fosse stanco, non so se era più una cosa mentale o propriamente fisica.”
I due hanno chiuso con due questioni importanti per loro. Nadal vincendo domani tornerebbe numero uno del mondo lunedì prossimo seppur di una manciata di punti, ma ci tiene a precisare che la sua presenza qui non era finalizzata a quel solo scopo: “Vincendo domani posso tornare numero uno? Per quanto mi riguarda è più importante vincere qui un grande torneo non tornare numero uno del mondo. Quando sono arrivato qui l’intenzione era provare a vincere questo torneo indipendentemente dalla posizione nel ranking.”
Djokovic dal canto suo è tornato a parlare delle programmazioni: “Non è bello finire di giocare la sera tardi e poi essere in campo nel diurno il giorno dopo. Per quanto riguarda gli orari di gioco non è qualcosa che riguarda solo Roma, è una questione che si è verificata anche, che so, ad Indian Wells e più volte l’ho fatto notare. Proveremo a cambiare qualcosa attraverso il Consiglio dei giocatori.”
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