[ITA] S. Errani b. [SPA] L. Arruabarrena 6-1 6-1
Tutto fin troppo agevole, per Sara Errani, che conquista il punto dell’1-1 e riporta la sfida tra Italia e Spagna in parità. Forse non ci si aspettava neanche questo risultato così netto in suo favore contro una giocatrice che sa essere in grado di giocare molto meglio di come ha fatto oggi. Alla fine, invece, Lara Arruabarrena ha portato a casa appena 2 game, entrambi vinti in risposta.
Nulla al servizio, sprecona in alcune fasi in risposta, la spagnola si è consegnata con un doppio 6-1 in un’ora di gioco. La prestazione che ci voleva, dal lato Italia, per riprendere subito la squadra avversaria dopo il successo di Carla Suarez Navarro contro Jasmine Paolini. La Errani vista oggi lascia molte sensazioni positive, ma il tutto va filtrato con una partita, domani, che sarà molto diversa. È stata molto aggressiva col dritto, usando spesso un servizio a uscire per poi colpire nel lato scoperto, ma ad un certo punto la sensazione è stata quella che Arruabarrena non ne avesse per starle dietro, un po’ in controtendenza rispetto alle caratteristiche delle giocatrici spagnole: difficili da affrontare, soprattutto sulla loro superficie preferita.
L’Italia di Tathiana Garbin ringrazia e porta a casa un punto che serviva tantissimo. Ce ne vorranno altri 2 e forse, per noi, un successo domani di Errani contro Suarez Navarro non sposterebbe troppo gli equilibri perché ci ritroveremmo comunque, con buona probabilità, sul 2-2 a giocarci tutto nel doppio. È tutto aperto, la giornata di oggi è stata solo un antipasto.
[SPA] C. Suarez Navarro b. [ITA] J. Paolini 6-2 6-3
Era forse il punto più difficile da conquistare, quello che probabilmente anche Tathiana Garbin avrebbe “sacrificato” a cuor leggero: Carla Suarez Navarro è, soprattutto in questo momento, una giocatrice di molto superiore a chiunque tra Jasmine Paolini e Deborah Chiesa avrebbe messo piede in campo.
La spagnola, lo scorso anno, non ha mai veramente ingranato. Un infortunio alla spalla patito nelle prime settimane dell’anno ha di fatto rovinato l’intera stagione, portandola ben lontana dalle prime 30 dopo tanti anni di piazzamenti con le migliori 10-20 del mondo. Eppure il suo posto è lassù, e soprattutto sulla terra rimane una delle avversarie più complicate da affrontare. La bellezza di quel gesto, il rovescio a una mano, è uno dei fattori che “Carlita” adora mettere in campo. Rispetto a tante colleghe mostra meno mordente, ma non può mai essere per questo considerata ad un livello minore di chi magari si fa vedere più acceso. A lei piace far parlare il suo tennis, quelle geometrie che sa creare per far giocare male le avversarie, per attaccare e difendere. Giocatrice completa che passa sempre nell’ombra, eppure è una di quelle che in una partita raramente cala come rendimento.
Lo stesso è avvenuto oggi, nel 6-2 6-3 pulito, facile, con cui ha aperto la sfida del World Group 2 di Fed Cup contro l’Italia. Paolini aveva già avuto modo di testare il gioco dell’avversaria a Bastad lo scorso anno, rimediando un netto 6-1 6-0. Poco meglio oggi, con 5 game raccolti in totale e un divario netto emerso fin dai primi game di ogni parziale. 4-1 e servizio nel primo set, 5-2 e servizio nel secondo. In quei momenti la spagnola ha un attimo mollato la presa, cedendo uno dei 2 break di vantaggio, ma per rimettere margine c’è voluto un attimo.
Festeggia Suarez Navarro, festeggia anche Anabel Medina Garrigues, al primo tie da capitano. Era il punto più facile, probabilmente, ma adesso la pressione è tutta sull’Italia e, soprattutto, su Sara Errani. Sarebbe stata dura, lo sapevamo: eccoci serviti.
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