Puoi parlarci dell’inizio del quarto set: quanto difficile è stato cominciarlo sotto di due set?
Già ero tipo, cavolo, questi due set sono stati abbastanza veloci. Ma poi ho pensato almeno di divertirmi nell’ultimo e sono tornato.
Negli ultimi due mesi hai attirato l’attenzione. Stanotte hai fatto notare che puoi giocare contro i migliori. Cosa ne pensi di tutto ciò?
Sono entrato in campo poi non così nervoso per la partita che dovevo giocare a dire il vero. Da quanti anni guardo gli US Open? Da quando ero bambino. Ho sempre sognato di essere nel centrale, giocando coi migliori. E finalmente è accaduto ed ero preparato a questo. Era finalmente reale. Ero davvero eccitato per questo. Stavo per dare prova del mio tennis migliore e così è stato.
Ovviamente non è stato il risultato che volevi ma pensi che metterai questa partita come pietra miliare della tua carriera?
Sì, intendo sarà qualcosa a cui penserò. Sicuramente mi ha dato un sacco di motivazione per lavorare ancora di più, per provare ad essere ancora meglio. Voglio vincere partite come questa. Per un attimo mi sono sentito in grado di poter giocare contro qualsiasi tennista. Ora mi dovrò concentrare sul vincere questo tipo di match. Ho giocato contro tennisti davvero forti e mi sono messo nella condizione di vincere. Prima o poi le vittorie saranno maggiori delle sconfitte.
I top player hanno un gioco completo. Quanto importante è tutto ciò per te per continuare a sviluppare il tuo gioco?
Questo è il motivo per cui loro sono quello che sono e perché ottengono ciò che ottengono. Io sto cercando di raggiungere quel punto in cui posso colpire qualsiasi colpo, avere tutti gli strumenti. Allora sì che diventi abbastanza difficile da battere. Quando sai di avere tutti i colpi diventa relativamente facile giocare. Lui ha messo tutto assieme e lo sta facendo da un paio di anni. Sa cosa fare nei momenti più difficili.
Hai visto il tabellone, Roger Federer, qual è stato il tuo primo pensiero? Come ti sei preparato per il match?
Beh ognuno nel mio team lo sapeva e cercavano di non dirmelo. Un paio di ragazzi al campo di allenamento mi hanno detto che avevo un buon primo turno ed ero tipo Ok. Baghdatis mi ha preso in giro:
“Sai con chi giocherai?”
“No”
“Me”
“Ok, figo”
Tipsarevic era tipo: “Sei pronto per giocare stanotte?”
Sì, mi hanno ben confuso ed alla fine ho guardato ed ero tipo ok combattiamo, rendiamola emozionante. Avevo già giocato con lui una volta ma io do sempre il mio meglio quando sono in campo, non importa contro chi sia. Alla fine è solo una partita di tennis: vuoi battere qualsiasi avversario contro cui giochi. Dopo un po’ ti dimentichi che è Roger Federer. Alla fine della giornata stai solo colpendo la palla per farla arrivare dall’altra parte della rete.
Cosa ti ha detto Roger a rete?
Mi ha detto che sarò un grande giocatore e che avrò un brillante futuro. E di continuare a lavorare per questo. E che ho avuto un grande anno finora.
Hai menzionato ciò che ti ha detto Roger Federer a rete. Poiché prima hai asserito che lui sia il più gran giocatore di tutti i tempi, cosa significano per te quelle parole?
Beh subito dopo non le ho davvero capite. In quel momento non ero, sai, contento e non le ho davvero sentite. Ma poi, a mente lucida, è incredibile aver sentito quelle parole da lui. Cioè lui di sicuro è il migliore ed è anche un tipo in gamba nel tour. Dice sempre le cose giuste, fa le cose giuste, è un gran ambasciatore per questo sport. Significa molto ciò che mi ha detto, che pensa io abbia un futuro. Questo mi ha decisamente messo in fiducia.
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