[6] R. Vinci b. [Q] K. Flipkens 6-4 5-7 6-2
Era da San Pietroburgo lo scorso febbraio, WTA Premier indoor vinto dalla tarantina nel 2016, che Roberta Vinci non approdava ai quarti di finale a livello WTA. Da allora sette sconfitte all’esordio nei nove eventi giocati e, al decimo, il guizzo che le permette di porre fine a questa serie così negativa, con due sole vittorie su 11 match disputati.
Dopo il netto successo ai danni di Sara Errani, ripescata, arriva la nuova affermazione contro Kristen Flipkens, anch’essa proveniente dalle qualificazioni e vincitrice all’esordio contro Mandy Minella. 6-4 5-7 6-2 il punteggio finale di un incontro gestito molto bene fino a metà del secondo parziale contro un’avversaria che fin lì non potendo fare un gioco di potenza, doveva basare molti dei suoi punti sulla paziente costruzione degli scambi. Roberta non glielo concedeva, avendo quasi sempre il controllo degli scambi, aggiudicandosi i punti più importanti e spettacolari. L’esempio perfetto è qui:
Flipkens continuava a giocare slice di rovescio per prendere campo, sperando in una palla più comoda da colpire, ma Vinci non gliel’ha mai concesso, ricacciandola indietro tutte le volte, oltre la linea di fondo. Alla fine, uno slice corto a metà campo su cui la belga ha dovuto avanzare cercando poi un colpo altrettanto corto, ma la tarantina in quel momento era già nei pressi della rete ed è stato un gioco da ragazzi scherzarla con un delicato tocco incrociato.
Il problema è arrivato dal 3-2 e servizio, quando alle prime occasioni di break Flipkens si è riportata in parità. Ne è seguita una fase molto delicata per entrambe: a Roberta mancava aggressività e reattività, mentre la belga non riusciva a prendere il comando. Altri tre break consecutivi prima che la numero 88 del mondo mettesse la testa avanti. Vinci non si è ripresa e dopo l’aggancio sul 5-5 ha buttato al vento il dodicesimo game, regalando break e set all’avversaria.
Nel terzo set la musica è cambiata ed è tornata quella del primo set e mezzo, che aveva quasi sempre il controllo del gioco e manovrava gli scambi con lo slice. Molta più pazienza, molta più precisione ed il vantaggio di 4-0 le ha permesso di porre fine a questa piccola maledizione, oltreché a smentire il dato di 3 vittorie e 8 sconfitte al terzo set maturare nel 2017. Domani sarà attesa da un altro match potenzialmente molto insidioso contro Caroline Garcia, campionessa in carica (o Jana Cepelova, qualificata).
Altri risultati
Sofferta vittoria in 3 set per Anastasija Sevastova, finalista qui nel 2016, che riesce comunque ad approdare ai quarti di finale grazie al 6-7(4) 6-2 6-3 ai danni di Varvara Lepchenko.
Non riesce in un nuovo miracolo Victoria Azarenka, che rimedia una pesante sconfitta contro Ana Konjuh Il 6-1 6-3 finale a favore della giovanissima croata (8 anni di differenza tra le due, classe ’89 la prima e ’97 la seconda) che rispecchia a pieno una partita perfetta e di livello spaziale della numero 28 del mondo, che ha preso a pallate la ex numero 1 con vincenti su vincenti, ritmo elevato e tanta facilità di esecuzione.
Konjuh, che sull’erba ha vinto anche l’unico titolo fin qui in carriera, ha vinto tutti i 4 game ai vantaggi del primo set, è poi volata sul 4-1 e servizio nel secondo approfittando anche del calo della bielorussa, a cui non è bastato il rientro fino al 3-4 per riaprire una partita segnata. Ci vorrà tempo per rivedere Azarenka davvero continua su ottimi livelli, se non altro è riuscita a vincere una partita.
Risultati odierni:
[6] R. Vinci b. [Q] K. Flipkens 6-4 5-7 6-2
[7] A. Konjuh b. [WC] V. Azarenka 6-1 6-3
[2] A. Sevastova b. V. Lepchenko 6-7(4) 6-2 6-3
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