[6] C. Wozniacki b. [2] S. Halep 5-7 6-4 6-1
Nuova, tremenda, dolorosissima sconfitta per Simona Halep. La rumena dopo aver perso non più di due settimane fa la finale del Roland Garros da un vantaggio di 6-4 3-0 e tre opportunità per il 4-0 e servizio, si è vista rimontare un nuovo match già vinto prima di lasciare il campo a Caroline Wozniacki, libera di chiudere il quarto di finale ed approdare tra le migliori 4 di Eastbourne, torneo di categoria Premier.
Palcoscenico diverso, importanza del match differente in termini di prestigio visto che si parla sempre di una finale Slam contro un quarto di finale in un WTA Premier, ma nella vittoria che doveva arrivare oggi risiedevano anche le speranze di diventare numero 1 del mondo. Aveva bisogno di un’eliminazione di Kerber oggi, o in semifinale, ma lei aveva l’obbligo di continuare a vincere. Proprio come a Parigi, dove si è fatta travolgere dall’aggressività di Jelena Ostapenko.
Ora tutto si complica, perché a Wimbledon dovrà raggiungere almeno i quarti di finale per sopravanzare Karolina Pliskova che, indipendentemente dal risultato odierno, partirà come leader visti i soli 70 punti in uscita contro i 680 della rumena. Soprattutto, dovrà cercare di non pensare alle ultime sconfitte ed a tutti i dubbi e le domande che porteranno con sé.
Oggi era partita che sembrava estremamente provata dal match contro Tsvetana Pironkova, in cui ha vinto ma solo 6-7 7-6 7-5, mentre Wozniacki si confermava la solita giocatrice solida da fondo campo. Approfittando di un inizio match più “a rilento” della rumena, la danese si portava fino al 5-2. Qui però Halep, alle prime occasioni avute in risposta, ha trovato la palla break che ha riaperto il parziale. Wozniacki ha cominciato a farsi più fragile, lei invece metteva la freccia: 8 game consecutivi, 4 break, 7-5 3-0 e servizio. Sembrava tutto finito, invece un primo break è evaporato subito, poi sul 4-3 la seconda frittata. Mancata una palla del 5-3, si è fatta prima raggingere e poi superare, non prima di aver sciupato altre 4 palle break che l’avrebbero portata a servire per il match.
La partita da lì è rapidamente finita. Halep, sempre più nervosa, ha cominciato a sbagliare ed a farsi sempre più vulnerabile, fino al game del 4-1 nel set decisivo per la numero 6 del seeding. La partita è finita lì, il resto è stato un veloce quanto inutile lavoro di annotare chi vinceva i punti: per la cronaca, 8 Wozniacki e 1 Halep. Caroline che dunque torna in semifinale sull’erba dopo due anni, da Eastbourne 2015.
[3] K. Pliskova b. [7] S. Kuznetsova 6-7(7) 6-2 6-4
La giornata è di quelle rocambolesche, e Karolina Pliskova compie un passo che potrebbe essere importantissimo per la corsa al numero 1. Se tutti gli occhi erano puntati su Halep, fino ad oggi, ora è lei a balzare incredibilmente come favorita a succedere ad Angelique Kerber, a maggior ragione dopo la grande rimonta odierna in una giornata che ha visto la rumena crollare malamente contro Caroline Wozniacki.
Karolina invece ha messo a segno la sua, di rimonta, dopo un primo set prima quasi perso e poi gettato alle ortiche, salvando due set point sul 5-4 e servizio Kuznetsova, poi si è fatta recuperare da 6-3 nel tie-break sprecando in tutto 4 set point. Infine, nel terzo set, era indietro 1-4 e palla del 5-1 e servizio Kuznetsova prima di compiere una rimonta d’oro perché le porta in cascina 185 punti e le farà cominciare Wimbledon con almeno 260 di vantaggio su Halep, più tutte le ripercussioni che la rumena potrà avere.
Una giornata chiave, due vittorie per Pliskova estremamente importanti. Una “sliding door” che tra qualche settimana potrebbe essere identificata come il momento chiave nella corsa alla nuova numero 1.
[5] J. Konta b. [1] A. Kerber 6-3 6-4
Nuova sconfitta, stavolta abbastanza annunciata, per Angelique Kerber, alla prima sfida stagionale contro una top-10. La tedesca ha messo in campo tanto impegno, ma le sue condizioni di forma non le hanno permesso di fare partita alla pari. Lo sappiamo: questa non è la Kerber del 2016, ma rimane numero 1 al mondo perché nessuna delle avversarie in questo inizio di stagione ha ripetuto i risultati della tedesca. La situazione sarà ora molto diversa, visto che perderà tantissimi punti nei prossimi mesi a cominciare dai 1300 di Wimbledon che verosimilmente metteranno fine in maniera definitiva al suo regno non particolarmente memorabile se non per lo US Open vinto. Per il computer lei era ancora numero 2, ma Kerber divenne numero 1 5 minuti prima di entrare in campo per la semifinale contro Caroline Wozniacki, poi battuta 7-5 6-4. Pam Shriver la guardò e formulò una domanda nell’intervista pre-match: “Stai entrando in campo sapendo di essere la nuova numero uno del mondo, come ti senti?”. Non fu una cosa semplice, detto ad una che a quel punto sapeva di dover solo vincere il torneo per cominciare al meglio il suo periodo al comando della classifica.
Kerber finì per giocare due partite super, prima contro Wozniacki poi contro Karolina Pliskova, le ultime grandi uscite fino ad oggi. Il primo set, contro Konta, era cominciato in maniera pessima, indietro 0-3 e due break. Ha reagito, si è portata fino al 3-4, ma un nuovo break l’ha condannata alla fine del set. Nel secondo ha reagito, portandosi sul 3-1, ma non è bastato a complicare il gioco della britannica che sul 5-4 ha strappato un’ultima volta la battuta creando anche un piccolo caso: poco prima del terzo match point è caduta battendo fortemente la testa. Si è ripresa, ha chiuso il match, ma le sue condizioni per domani saranno da valutare.
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