Rafael Nadal 10 e Lode
Il Real ha inseguito la sua Decima per dodici anni, l’attesa di Rafa è stata più breve ma non per questo meno tormentata. Dopo il successo del 2014 l’ex numero 1 Yevgeny Kafelnikov profetizzò la fine dei trionfi Slam di Rafa e sembrava quasi averci azzeccato. Irriconoscibile nel 2015, fermato di nuovo dal fisico nel 2016 quando stava di nuovo per avvicinarsi al suo miglior tennis, Rafa ha lottato per ribadire che la fine per lui era ancora lontana. Una finale Slam persa contro Federer con break di vantaggio nel quinto, altre due tra Acapulco e Miami prima di riassaporare le vecchie sensazioni sulla terra battuta. A Parigi li ha distrutti tutti, come una volta, non sono stati capaci di strappargli via un set nemmeno l’emergente Thiem in semifinale e il campione di due anni prima Stan Wawrinka. E adesso non solo Rafa è tornato ad essere inarrivabile sul rosso, ma si prepara a guardare tutti dall’alto forte di una classifica che non lascia dubbi sul suo ritorno sul trono.
Jelena Ostapenko 10
Il destino, il caso o quel che volete ci aveva già avvertito. Quando l’8 giugno 1997 Guga Kuerten faceva a pezzi Sergi Bruguera vincendo il suo primo Roland Garros, nonché primo titolo in carriera, senza nemmeno essere testa di serie, Jelena Jakovleva dava alla luce la figlioletta che senza troppa fantasia avrebbe chiamato col suo stesso nome. E proprio come Kuerten quel giorno, Jelena Ostapenko ha vinto il suo primo titolo in assoluto al Roland Garros, a soli vent’anni, partendo a fari spenti e senza un numerino accanto al suo nome in tabellone. In un circuito WTA senza regine, Jelena ha colto la palla al balzo, si è aperta la strada a suon di vincenti con la classe, l’incoscienza e quel filo di sana arroganza che la contraddistingue.
Stan Wawrinka 8
Se Nadal appartiene a un altro pianeta, a un’altra dimensione, a un’altra storia, Stan è il primo dei terrestri e una finale pessima non cancella il suo ottimo torneo. Cammino senza macchie fino ai quarti di finale, in semi ha dato una bella prova di forza contro un Murray migliore di quello visto negli ultimi mesi. Ci aveva abituato a giocare finali Slam da fenomeno, stavolta il fenomeno stava dall’altra parte e “Stanimal” è rimasto negli spogliatoi.
Simona Halep 7.5
Non è semplice valutare la rumena, è stata esemplare nella prima settimana e bravissima a ribaltare una situazione disperata contro Svitolina nei quarti – 6-3 5-2 in favore dell’ucraina – e poi in finale ha sperimentato lei il dramma della rimonta subita. 6-4 3-0 con tre chance del doppio break prima dell’inizio della fine, riagganciata non ha avuto la lucidità di continuare con il suo piano tattico e ha scelto di fare a pallate con Ostapenko in quello che era un suicidio annunciato. C’è da scommettere che Simona non ci dormirà per settimane.
Dominic Thiem 7
Bravo, bravissimo l’austriaco, d’altronde se fino a qualche settimana fa l’unico under 25 in top 10 era lui qualcosa vorrà pur dire, ma per battere Nadal a Parigi gli manca ancora tanto, forse troppo e probabilmente non ce la farà mai. Di buono c’è che il tempo è dalla sua parte, Rafa prima o poi smetterà e di giovani forti sulla terra battuta non se ne vedono quindi Dominic può sperare nel futuro.
Karolina Pliskova 7.5
Il tabellone molto facile le ha dato una grande mano, ma insomma fare semifinale – giocata benissimo peraltro – nello Slam con cui avrà sempre meno confidenza è già un ottimo risultato. Avesse battuto Halep sarebbe diventata numero 1, ma può riprovarci a Wimbledon, nel frattempo è per il terzo Major di fila tra le migliori otto e considerato che fino a poco tempo fa questi erano il suo tallone d’Achille…
Andy Murray 5.5
Quantomeno ha onorato il suo status da numero 1 giocandosi la semi con Wawrinka, non che abbia incantato ma gli abbiamo visto fare di gran lunga peggio nei tornei passati.
Timea Bacsinszky 7.5
Il sogno della finale Slam sfuma ancora e forse per sempre, il rovescio è sempre bellissimo, il dritto è un pugno in entrambi gli occhi. Mezzo punto in più per l’abbraccio a Ostapenko a fine partita, un gesto davvero molto bello.
Pablo Carreno Busta 7
Peccato per il ritiro prematuro nei quarti, non avrebbe potuto fare chissà cosa contro Nadal ma per il bel torneo disputato avrebbe meritato di giocarsi la partita fino in fondo. Continua nel suo percorso di crescita, obiettivo top 10 assolutamente fattibile.
Kristina Mladenovic 7
Un torneo “pericolante” sin dal principio, è sopravvissuta al mal di schiena, ha scaldato il pubblico francese facendo pregustare un lieto fine alla Mary Pierce, invece Bacsinszky ha spento i sogni di gloria. Anche lei in grande ascesa, può riprovarci già a Wimbledon.
Novak Djokovic 4.5
Notte fonda, forse sarebbe meglio lasciar perdere la ricerca del coach e sedersi un attimo per meditare un po’. Magari anche rinunciando a qualche torneo nell’immediato, perché così c’è solo da piangere.
Elina Svitolina 6.5
Per un’ora ha preso Halep a pallate, poi è andata in cortocircuito, un vero peccato.
Alexander Zverev 5
Gli Slam sono altra cosa rispetto ai Masters 1000, gli servirà da lezione. Nulla di preoccupante.
Petra Martic 8
Bentornata alla croata, rediviva dopo anni molto difficili.
Robin Haase 8
Come i giochi vinti contro Nadal, nessuno ha fatto meglio dell’olandese. GOAT.
Garbine Muguruza 5
Campionessa molto molto uscente.
Lucas Pouille 4.5
Perde ancora contro Ramos-Vinolas che non sarà giovane, bello e prestante come lui ma evidentemente è un giocatore migliore.
Angelique Kerber 4
Vedendola messa così male, Halep e Pliskova decidono di essere caritatevoli e le lasciano il trono WTA.
Jo-Wilfried Tsonga 4
Renzo Olivo.
Johanna Konta 4
Talmente impacciata sulla terra che fa quasi tenerezza.
Italiani/e 6.5
La media tra il 7.5 dei ragazzi e il 5.5 delle ragazze. Tra gli uomini si può solo essere soddisfatti: Fognini ha fatto il suo ed è arrivato al terzo turno battendo Seppi nel derby; Lorenzi ha vinto il suo primo match a Parigi, Bolelli e Napolitano hanno superato le qualificazioni e il primo turno. Tra le donne male Giorgi che viene travolta da Dodin, Vinci battuta al terzo da Puig, passa un turno solo la Errani che era partita dalle qualificazioni.
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