20 anni di successi: il video tributo del mondo del tennis a Rafa Nadal
27 Giu 2017 19:35 - Correva l'anno
29 giugno 2012: Federer rimonta due set di svantaggio contro Benneteau a Wimbledon
Il 29 giugno del 2012 Roger Federer va vicinissimo alla clamorosa sconfitta contro Julien Benneteau al terzo turno di Wimbledon. Rimontando due set di svantaggio lo svizzero continua la sua corsa verso il settimo titolo ai Championships.
di Piero Vassallo
Appena ventiquattro ore prima il Centrale di Wimbledon ha visto cadere a sorpresa uno dei grandi favoriti per il titolo dell’edizione 2012: Lukas Rosol ha battuto al quinto Rafa Nadal, campione al Roland Garros poche settimane prima, facendo un grosso favore agli altri aspiranti al trofeo. Tra questi c’è Roger Federer, che il 29 giugno chiude il programma sul campo principale affrontando Julien Benneteau nel suo match di terzo turno.
Il francese – dieci finali su dieci perse in singolare, maledizione forse ormai incancellabile – aveva già sconfitto lo svizzero tre anni prima, a Bercy ma all’apparenza non sembra rappresentare un pericolo per il sei volte campione a Wimbledon, reduce da due successi molto agevoli contro Albert Ramos Vinolas e Fabio Fognini. Le cose però non vanno come ci si aspetta: Federer non gioca bene, Benneteau sì e si porta clamorosamente in vantaggio 6-4 7-6(3).
Dopo Nadal, il torneo rischia seriamente di perdere anche Federer. Serve una reazione d’orgoglio del basilese per iniziare la rimonta: il terzo set è suo con il punteggio di 6-2, Benneteau però ha ancora abbastanza fiato e tennis per giocare un quarto set alla pari e va molto vicino al miracolo: per quattro volte si ritrova a due punti dalla vittoria, addirittura sei pari nel tie break che però finisce per perdere otto punti a sei.
Un sospiro di sollievo per Roger che al quinto domina contro un avversario ormai senza energie, conscio di aver perso il treno della vita. Il torneo di Federer vivrà ancora un momento di panico, quando negli ottavi vincerà in quattro set contro Xavier Malisse nonostante la schiena dolorante. Due match di terrore prima dello sprint finale che lo porterà al trionfo in finale contro Andy Murray e al diciassettesimo titolo Slam.