Se nel tabellone maschile è piuttosto facile tracciare una riga tra il gruppo di chi può vincere il Roland Garros, in quello femminile c’è un’incertezza inusuale perfino per gli standard della WTA. Difficile tirare fuori un nome diverso da Nadal, Djokovic, Murray, Wawrinka, Thiem, a meno che non si voglia ammettere che Zverev sia diventato improvvisamente pronto a vincere sette partite di fila al meglio dei 5 set, o che il Nishikori visto quest’anno sia solo uno scherzo e che quello che è arrivato a Parigi sia quello vero. Simona Halep, che dovrebbe essere considerata la favorita dopo Madrid e Roma, fino a qualche giorno non era nemmeno sicura di partecipare per un infortunio alla caviglia, e difficilmente la romena sta facendo pretattica. L’esordio con Jana Cepelova, una che negli Slam ha già vinto all’esordio contro delle teste di serie favorite per la vittoria (ma sempre a Wimbledon), dovrebbe darci qualche indicazione, ma per il momento i nomi che vengono in mente sono talmente tanti che non vale la pena nemmeno elencarli tutti.
La prima settimana del torneo parigino potrebbe risolvere qualche dilemma: per esempio potrebbe dirci come sta davvero Andy Murray. Al momento un suo improvviso recupero dopo le paturnie di quest’anno sembra davvero impossibile, e il tabellone non lo aiuta: Klizan già al secondo turno potrebbe quantomeno fargli fare molta fatica, mentre del Potro, teorico avversario al terzo, ha l’opportunità ghiotta di andare avanti in un torneo e uscire da quel limbo che lo costringe ad affrontare i favoriti nei primi turni dei tornei a cui si iscrive. Dovesse arrivare alla seconda settimana, Andy, si potrà riparlare delle sue possibilità a Parigi. Stesso discorso per Djokovic, che certo non si è ripreso, ma che qualche segnale lo sta mostrando. L’arrivo di Agassi è una specie di contorno buono per chi deve fare i tweet a effetto, ma per quanto riguarda il tennis è lecito non aspettarsi nulla, da parte dello statunitense. Novak ha un tabellone discreto: il primo avversario problematico dovrebbe arrivare agli ottavi, Lucas Pouille, ma è nei quarti che capiremo verosimilmente in che condizioni si trova il campione in carica. Wawrinka, campione a Ginevra, come al solito deve stare attento a non combinare pasticci nei primi turni mentre Thiem dovrà pensare più che altro a non sprecare energie in vista di un possibile ottavo con Goffin, che l’ha battuto 6 volte su 9, 2 volte su 3 negli Slam. Il precedente dell’anno scorso nei quarti di Parigi, 3-1 per Thiem, è l’unico appiglio per l’austriaco, che contro l’amico belga va spesso fuori giri.
Se questi quattro favoriti hanno tutti i loro rompicapo da risolvere, il primo favorito, com’è tradizione, ha ben poco su cui arrovellarsi. Le diciassette vittorie nelle ultime diciotto partite sono un curriculum più che sufficiente per considerare Rafael Nadal il tennista su cui tutti faranno la corsa. Il tabellone gli ha dato un solo dispiacere, Thiem o Djokovic in semifinale, ma in pratica la prima settimana della rincorsa di Nadal verso la Decima è priva o quasi di ostacoli. Dopo tre anni in cui lo spagnolo non riusciva mai ad arrivare tra gli ultimi quattro del torneo, stavolta la sua assenza sarebbe la più grossa sorpresa del torneo.
Tra le donne, come detto, è impossibile farsi un’idea. Se puntaste un euro su Simona Halep ve ne tornerebbero circa cinque (lordi, eh), sette se puntaste sulla vincitrice di Svitolina, che è classe 1994 ma ha già un quarto di finale a Parigi, e circa una decina se puntaste su Kuznetsova, Muguruza o Mladenovic. C’è anche chi banca a 50 la vittoria di Francesca Schiavone, per dire, poco più del doppio di quello che guadagnereste se puntaste sulla numero 1 del mondo, Angelique Kerber, data a 20 da molti bookmaker. Non c’è Maria Sharapova, è vero, ma sarebbe stata solo un’altra incognita. Per capire chi ha più chance, insomma, toccherà aspettare domenica prossima e vedere chi sarà rimasto. Intanto ci sono tanti primi turni da tenere d’occhio, e molti di questi si giocano domani: Vinci-Puig, in programma sul campo 1, il ritorno di Kvitova che aprirà il programma sullo Chatrier, il difficile esordio di Kerber contro Makarova e ovviamente il primo turno tra due campionesse del torneo, Schiavone e Muguruza, che si giocherà lunedì.
La prima settimana di uno Slam, di solito, è riservata alle storie dei tennisti di seconda fascia: di Marketa Vondrousova, qualificata 17enne che promette di dar spettacolo; di Paul-Henri Mathieu, a cui hanno rifiutato la wild-card, ma che si è iscritto alle qualificazioni e parteciperà al torneo per la quindicesima volta in carriera; delle wild-card francesi che rispuntano dal nulla, come Laurent Lokoli o Benjamin Bonzi; di chi vincerà inaspettatamente al primo turno contro una testa di serie e poi perderà al secondo in un campo secondario. Ma sembra ormai assodato che di sorprese ce ne saranno parecchie, ammesso che si possa parlare di sorprese, visto che ce le aspettiamo, anche se non sappiamo esattamente come e quando. Nella prima settimana di questo Roland Garros pare che dovremo occuparci parecchio di quello che combineranno i big, perché i risultati sorprendenti potranno essere all’ordine del giorno e tra una settimana dovremo probabilmente fare i conti con un tabellone molto diverso da quello “teorico” che si stila al momento del sorteggio. E se i big saranno tutti lì a giocarsi ancora il titolo, sarà una sorpresa anche più grande. Bello, no?
Qui il programma di domani.
Qui il tabellone maschile, qui il tabellone femminile e qui quello degli italiani.
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