“Don’t leave me high, don’t leave me dry”, cantavano Thom Yorke e i suoi Radiohead nel sublime album “The Bends” del 1995. Solo un assaggio del vero capolavoro – perlomeno secondo chi scrive – di due anni dopo: “Ok Computer”. Ci fermiamo qui, non siamo “Rolling Stones” e, in ogni caso, per recensire questi album saremmo in ritardo di circa un ventennio. Ma perché citare il gruppone di Oxford? Perché forse, oggi come oggi, per essere al passo coi tempi, il buon vecchio Thom dovrebbe togliere quel “don’t” nel ritornello e cantare “leave me dry” – “lasciami asciutto” e magari aggiungere “if I am playing tennis” – se sto giocando a tennis”.
Rock a parte, sembra propria questa la formula dell’abbigliamento tecnico dei giorni nostri: “comodi e asciutti”. Artengo lo sa bene. Il marchio ideato da Decathlon per gli sport di racchetta non perde colpi rispetto ai colossi del settore e, dopo aver testato polo e pantaloncini della nuova linea “Dry”, possiamo ben scrivere di una piacevole sensazione al tatto, di belle linee e di grande libertà di movimento. Inutile ripetere l’accessibilità dei prezzi: entrambi i capi si aggirano di listino intorno ai venti euro, quindi ben sotto la media, ma sul sito ufficiale del brand sono addirittura scesi a quindici.
Appena indossato il completo, un’immediata sensazione di freschezza: niente cuciture a disturbare la cute e materiale piacevole addosso. Le linee classiche e i giusti accostamenti di colore appagano gli occhi: abbiamo testato la linea “Dry 900”, la polo bianca e gli shorts grafite (i modelli sono proposti anche in rosso e arancio). Una volta in campo, immediatamente, una grande libertà di movimento in tutti i colpi fondamentali, negli spostamenti laterali e verso la rete. Gli arti inferiori sono liberi e i pantaloncini vantano delle tasche molto capienti comode per prendere le palle da tennis. Abbiamo svolto il test in una giornata di sole abbastanza calda, i capi non hanno mai aderito alla cute mantenendo questa bella e piacevole sensazione per tutta la durata della sessione.
“Questi prodotti sono stati ideati per giocare regolarmente a tennis con il caldo. Sono adatti anche per il badminton, il paddle, il ping pong e lo squash. Sono stati pensati per i giocatori che cercano grande traspirabilità. Il taglio e il tessuto permettono grande libertà di movimento”. Parola di Decathlon. Il colosso francese e le sue “marche passione” – ricordiamo, oltre ad Artengo per gli sport di racchetta, Kipsta per il basket, Quechua per il trekking, Domyos per il fitness, Nabaiji per il nuoto e altre – continuano a proporre bei prodotti a un prezzo nettamente inferiore rispetto alla media del settore, rimanendo fedeli alla missione principale: tutti devono avere la possibilità di giocare lo sport che amano.
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