Kvitova: “Oggi ho vinto per la seconda volta”

La conferenza stampa di Petra Kvitova dopo la vittoria con Julia Boserup al primo turno del Roland Garros: “Avrei potuto piangere ma non l'ho fatto, il gioco oggi non era importante”

Dopo sei mesi lontano dal circuito, come ti senti dopo questa vittoria in due set?
In due set, mi sento alla grande ovviamente, ho vinto. Come ho detto la scorsa volta, avevo già vinto, era una partita speciale per me, ho vinto per la seconda volta, se posso dirlo. È stato bello e davvero emozionante entrare sullo Chatrier, c’era la mia squadra, la mia famiglia, tutti quelli che mi hanno aiutata nel momento difficile. Quindi è stato davvero un piacere giocare di fronte a loro e nel modo in cui ho giocato. Ho giocato bene dopo sei mesi di stop. Sono felice di come ho giocato, anche se oggi non mi interessava molto questo aspetto.

Puoi cercare di guidarci attraverso le emozioni dell’ingresso in campo e lasciarlo come vincitrice?
Ieri ho pensato tutto il tempo a come sarebbe stato e non riuscivo davvero a immaginarlo. Ho pensato che avrei potuto piangere, ma non l’ho fatto e ne sono felice perché di solito controllo le mie emozioni e sono contenta di averlo fatto anche stavolta.
Alla fine non ne avevo motivo. Si qualche lacrima dopo il match point, ovviamente andare via da vincitrice è stato meglio che entrarci.

La mano come stava? È stato diverso rispetto all’allenamento? Hai colpito più forte?
Non ho sentito differenze, ed è positivo. Quando ho preso la racchetta dopo la breve sosta per pioggia era leggermente rigida, ma dopo il primo punto era a posto. Sono contenta di non aver avuto alcun dolore. Avevo promesso al medico che mi aveva dato il via libera che se avessi avvertito dolore in allenamento o in partita avrei smesso subito. Quindi contenta che non sia accaduto.

Puoi dirci qualcosa delle magliette? Sono state una sorpresa o la squadra le portava già da un po’?
Si quando abbiamo capito che probabilmente avrei giocato di nuovo abbiamo cominciato a pensare se potessimo fare qualcosa di speciale, non so perché. È successo così. Avere coraggio e crederci, probabilmente quello di cui avevo bisogno in quella situazione. Crederci, la testa, il cuore, sono le cose importanti. Questo è quello che abbiamo provato a mostrare a tutti. Spero sia di ispirazione per le altre persone.

Hai cominciato la partita con tre vincenti, gran servizio. Hai fatto subito il break. L’altro giorno hai detto di non avere molte aspettative. Come ti sei sentita vedendo che il tutto è andato posto velocemente?
Si, ho guardato il mio team e mi sentivo, “hey bello il primo punto”. Sono rimasta sorpresa io stessa dal diritto vincente. Mi sentivo strana ma alla grande anche. Oggi non pensavo molto al gioco. Si avevo grande motivazione e sapevo che avrei fatto qualunque cosa per vincere, anche correre da una parte all’altra. Ma mi sentivo alla grande, come fossi ancora a Wuhan o Zhuhai o dovunque sono stata prima. Sono felice di averlo ancora qui, nella testa, nella mano. A volte è ancora difficile, ho avuto la sensazione che la racchetta non fosse ben salda nella mia mano. Il servizio, si avevo pensato che forse sarebbe stato duro servire bene, ma credo che se mi allenerò sempre di più la mia mano migliorerà costantemente.

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