Non è stata la più forte, forse la più grande se per “grandezza sportiva” s’intende la capacità di entrare nel cuore della gente, di farsi riconoscere e ricordare, e di lasciare qualcosa di sé alla storia dello sport che si è praticato. E Lea Pericoli, spirito libero, al tennis ha lasciato molto, e in molti […]
14 Mar 2017 03:00 - Interviste
Wawrinka: “Per ora le sensazioni sono tutte positive”
La conferenza stampa di Stan Wawrinka dopo la vittoria con Philippe Kohlscreiber al terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells: “Tutto è possibile qui, ma c'è tanto tennis tutto l'anno”
di Matteo De Laurentis
Un risultato abbastanza lineare. È stato così lineare come sembra?
È stato davvero un buon match. Sono molto contento nel complesso. Il primo set non è stato semplice, sicuramente, tutta la partita in realtà, ma in generale sono contento del mio gioco. Ho dovuto continuamente cambiare qualcosa in risposta. Non è facile. Ho servito bene e penso di essermi mosso progressivamente meglio, quindi tutto positivo per ora.
Il tuo prossimo avversario potrebbe essere abbastanza una sorpresa, perché è un lucky loser. Cosa sai di lui e cosa pensi?
Lo conosco bene. Conosco abbastanza il suo modo di giocare. L’ho visto giocare un po’ di volte, non solo quest’anno ma anche lo scorso. So come sta giocando, più dal fondo, sfrutta la sua potenza. Sarà interessante. Non mi sono mai allenato con lui, quindi sarà il primo incrocio tra noi e credo che sarà una bella sfida.
Che ne pensi del tabellone?
Niente. So che tutti i grandi nomi sono nella stessa frazione di tabellone, certamente. Per me non cambia molto dalla mia parte. Non ho giocato molte semifinali o finali di Masters 1000. Quindi devo concentrarmi su ogni partita. Sono solo molto contento di essere di nuovo qui e di essere tornato a vincere. Sapevo di allenarmi bene e so che tutto è possibile. Sono concentrato su ogni partita. È stata solo la seconda vittoria dopo l’Australia. Quindi oggi sono felice della prestazione e del modo in cui ho giocato. Compreso il movimento. Sento bene il mio corpo, che è la cosa più importante.
Quanto è importante finire queste partite in due set, velocemente? Visto che gli altri giocatori che escono andranno subito a Miami, le energie risparmiate ora probabilmente saranno un vantaggio, giusto?
Se arrivi in finale, di sicuro. Ma per me, come ho detto, il miglior risultato qui sono stati i quarti, solo due volte. Le altre volte ho perso subito e ho avuto molto tempo per preparare Miami. Ma non ho giocato bene neanche a Miami. (sorride). Non sono concentrato su quanto sto sul campo, ma sul provare a vincere, fare le cose giuste in allenamento, caricarmi. Come ho detto tutto è possibile qui. Se non andasse, prossimo torneo, c’è ancora tanto tennis nel resto dell’anno. Non lavoro tutti i giorni solo per questo torneo ma per tutto l’anno.
Adotti tattiche differenti se devi affrontare un giocatore di ventuno anni come il tuo prossimo avversario o se di fronte hai un veterano? Applichi una mentalità differente in campo?Certamente. Dipende dal mio avversario, con chi gioco. Non riguarda l’età. Riguarda con chi giochi. In generale comunque, devo concentrarmi molto su me stesso, perché so che tutto dipende dal mio gioco. Io posso comandare il gioco, fare il gioco. Questa è la cosa più importante.