Non è stata la più forte, forse la più grande se per “grandezza sportiva” s’intende la capacità di entrare nel cuore della gente, di farsi riconoscere e ricordare, e di lasciare qualcosa di sé alla storia dello sport che si è praticato. E Lea Pericoli, spirito libero, al tennis ha lasciato molto, e in molti […]
15 Mar 2017 10:38 - Interviste
Federer: “Sarà diverso giocare agli ottavi con Nadal”
La conferenza stampa di Roger Federer dopo la vittoria con Steve Johnson al terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells: “Una partita agli ottavi ha qualcosa di ignoto rispetto alle fasi finali”
di Matteo De Laurentis
Aspettative per la prossima partita? Come ti senti?
Riguardo? In generale?
Si.
Molto eccitato. L’ho detto alla conferenza iniziale, questo è il motivo per cui sono qui, giocare con avversari come Rafa. Ora ci siamo. Sarò eccitato. Meglio esserlo ora. Altrimenti sarei qui per i motivi sbagliati.
Rispetto a questa partita, sei più rilassato di come saresti stato di solito, considerato che hai ottenuto l’ultima grande vittoria? Ci sono cose che rendono questa diversa…
Ogni volta è diverso contro Rafa, perché talvolta vai in campo e sei molto stanco. Qualche volta, come hai detto tu, potresti averne perse tre di seguito e giochi velocemente ogni punto, con affanno.
Voglio dire, l’Australia un po’ mi aiuta, ma lo sai, alla fine, sono ancora al rientro e provo a vedere questo match come un’altra opportunità per costruire qualcosa per il resto della stagione. Quindi a prescindere dall’Australia, vittoria o sconfitta, cercherò di andare in campo e giocare di nuovo libero. Penso sia davvero importante. Sono davvero felice di avere nuovamente le mie energie, perché a Dubai ero ancora abbastanza stanco. Penso che se domani mi muoverò bene, potrò avere una possibilità contro Rafa.
Tornando alla partita di oggi, è sembrato, alla fine di entrambi i set, che fossi un po’ nervoso. C’era della frustrazione per come stavi giocando o sul percorso che prendeva la partita?
No davvero. Ero abbastanza contento di aver difeso il mio servizio. Ci sono stati due momenti in cui ho avuto un po’ di problemi ma sono stato capace di uscirne, penso che alla fine non ho dovuto salvare neanche una palla break. Lo sai, in dodici game di servizio, ti capita sempre qualche situazione di difficoltà. Quindi se quelli sono stati game travagliati, penso di aver fatto davvero bene.
Penso che Steve abbia servito benissimo. Ho avuto qualche possibilità nel primo set di fare qualche scambio migliore. Se lo avessi fatto, potrei aver brekkato prima. Nel secondo set penso che abbia servito al 90% di prime. Questo è il motivo per cui ho cambiato la mia posizione in risposta. Non so se lo avete notato, ho provato a mescolare le carte. Importante, stavo cercando di fare il break, come hai detto, con energia, con il giusto approccio, concentrandomi sul servizio e assicurandomi di non fare sciocchezze, tuttavia ho sbagliato due colpi che non avrei dovuto sbagliare e avrebbe potuto costarmi il terzo set. Sono molto felice di come ho giocato perché penso che lui abbia fatto una grande partita.
Potrebbe essere diverso psicologicamente giocare con Rafa considerato che non è una semfinale o una finale?
Si. Lo sarà. Sarà più difficile per entrambi giocare vincenti negli angoli. È normale. Se giochi le prime partite, vedi sempre i più forti non cercare le linee così costantemente. Lo sapete, ti dai più margine d’errore, davvero. È così. Quindi credo che la partita sarà giocata diversamente. Poi, di nuovo, questo è un campo in cemento, lo so, ma molto diverso dall’Australia. Abbiamo palline diverse e diversa resa del campo. Considerato che è quasi l’inizio del torneo credo che nessuno dei due conosca ancora perfettamente al cento per cento le condizioni. Quindi c’è un qualcosa di sconosciuto che è eccitante per i tifosi e per voi, capire come riusciremo a interpretare tutto ciò. Di più, è una partita al meglio dei tre set. È più uno sprint che una maratona, diverso dall’Australia.