Kristina Mladenovic è una delle giocatrici uscite male dal primo turno di Fed Cup. Reduce dal primo titolo WTA in carriera al torneo Premier di San Pietroburgo, riaffacciatasi vicino alla top-30 dopo un anno, aveva il peso di una nazionale sulle spalle dopo la rinuncia di Caroline Garcia a disputare la Fed Cup per il 2017 preferendo la carriera in singolare.
In svizzera la transalpina ha fatto il suo, ma non è bastato. La vittoria nella prima giornata sull’amica Belinda Bencic ha tenuto a galla la Francia, ma nella domenica la sua battuta d’arresto dolorosa contro Timea Bacsinszky, in un match che ha superato abbondantemente le 3 ore di gioco, ha rappresentato la fine dei giochi visto che nel quarto singolare il capitano, Yannikh Noah, non ha avuto neppure l’apporto di Alizé Cornet ed è stato costretto a schierare Pauline Parmentier, arresasi senza grande resistenza alla stessa Bencic.
Proprio il match tra Bacsinszky e Mladenovic ha avuto risvolti inaspettati. La transalpina, in conferenza stampa, ha attaccato la rivale elvetica per un MTO chiamato nel terzo set: “Ha chiamato un MTO, e poi era di nuovo in campo a saltellare come un canguro. Capita a tutti di sentire dei dolori, ma non tutti utilizziamo certi metodi: lei è conosciuta proprio per questo. Abbiamo diversi valori”. Per la cronaca, il momento contestato da Mladenovic è stato dopo un punto nel bel mezzo del game nel quale Bacsinszky ha subito una innaturale torsione del ginocchio e gli sguardi preoccupati di un po’ tutti i presenti (compresa Mary Pierce) avevano fatto pensare al peggio. Poi però si è ripartiti e la svizzera ha vinto un punto piuttosto lungo, esibendosi in diversi recuperi. Da lì “Kiki” deve aver perso la pazienza fino all’esplosione di uno sfogo inatteso in conferenza stampa contro una delle giocatrici più ben volute dell’intero circuito WTA.
Dopo la bella cavalcata del 2016, dunque, le francesi devono pensare a salvare il posto nel World Group, ma prima ci sarà da ricomporre una spaccatura tenuta nascosta fino ad oggi. Dopo la finale persa contro la Repubblica Ceca, in cui Garcia fu perfetta portando a casa i 2 punti in singolare, la stessa giocatrice ha annunciato che preferiva prendersi una stagione di stacco per progredire in singolare e la sua compagna di doppio (anche se difficilmente le rivedremo in campo assieme da ora in avanti) ha lanciato un nuovo, pesante, attacco: “Ci sono ragazze come Amandine (Hesse, la quarta convocata che ha accettato la chiamata arrivata all’ultimo pur sapendo di non avere chance di essere in campo) che si sacrificano ed hanno valori importanti. La mia avvenutra è più bella con persone come lei, con un gruppo così unito che riesce a risollevarsi dopo le sconfitte, piuttosto che con altre che si comportano come delle egoiste”.
Si erano unite, Mladenovic e Garcia, appena un anno fa per puntare ad un piazzamento a medaglia alle Olimpiadi. Non ce l’hanno fatta, sconfitte al primo turno dalle giapponesi Hozumi e Kato, ma hanno vinto diversi tornei WTA, hanno concluso l’anno al numero 1 del mondo di coppia ed hanno vinto il Roland Garros in doppio, prima coppia tutta francese a riuscirci dal 1971. La frattura, da oggi, sarà pressoché insanabile e la sensazione è che a perderci saranno un po’ tutti, Mladenovic e Garcia comprese.
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