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Fognini lotta, Errani si fa male. All’Australian Open ci resta solo Seppi

B. Paire b. F. Fognini 7-6(3) 4-6 6-3 3-6 6-3 (Giovanni Di Leva)

Che Fognini vedremo oggi? Paire aveva messo le cose in chiaro: “In competition with Fabio Fognini for racquet-smashing? No, no! I am better than Fabio!”. Il nostro miglior talento degli ultimi 10 anni ci ha abituato a prestazioni altalenanti ma stavolta partivamo dal fresco ricordo del Fognini visto due giorni fa all’esordio nel torneo, quando Fabio ha sostanzialmente strapazzato Feliciano Lopez, numero 29 del mondo, che nonostante l’età (35 anni) è pur sempre un avversario da prendere con le pinze. Il tennista di Arma di Taggia era riuscito a rimanere concentrato per tutta la durata del match, calmo, lucido, esprimendo un tennis solido, talora esplosivo, come nelle migliori giornate, tenendo costantemente in pugno la partita.

Anche l’avversario di oggi, il ventisettenne Paire non brilla in continuità; nelle prime due settimane di quest’anno è giunto in semifinale a Chennai, eliminato da Bautista Agut che avrebbe poi vinto il torneo, e la settimana dopo, a Sidney, si è fatto sorprendere all’esordio dal giovanissimo talento emergente australiano De Minaur, numero 333 del mondo, che in quella circostanza ha vinto il suo primo match in un main draw ATP. Gli scontri diretti tra Fognini e Paire che in classifica attualmente si inseguono (rispettivamente n.47 e 48), sono in perfetta parità (2-2) ma l’azzurro ha vinto l’ultima sfida , molto combattuta , risalente al secondo turno del torneo olimpico di Rio conclusasi col punteggio di 4-6 6-4 7-6(5).

E in realtà la discontinuità l’ha fatta da padrona anche nell’incontro di oggi iniziato in modo disastroso per Fognini che, poco concentrato e in polemica da subito col giudice di sedia, dopo 15 minuti era sotto 0-4. Passaggio fondamentale nel sesto gioco, il più spettacolare del set, in cui Fognini strappa il sevizio all’avversario in modo rocambolesco e con un po’ di fortuna. La cosa ha innervosito Paire che da quel momento è uscito dalla partita e l’inerzia è passata totalmente nelle mani di Fognini. Fabio ha recuperato il secondo break e sul 6-5 è andato 0-40 sul servizio dell’avversario dopo aver vinto 15 degli ultimi 16 punti giocati. Ma sull’orlo del baratro, Paire ha deciso di rientrare con la testa nel match: ha conquistato 5 punti consecutivi, ha pareggiato i conti, ha vinto facilmente il tie break (7 punti a 3) e chiuso il set dopo 44 minuti .

Molto più regolare l’andamento del secondo set fino al 3 pari. Svolta del set nel settimo gioco in cui Paire al servizio, dopo aver sbagliato una facile volée che lo avrebbe portato sul 4-3, si innervosisce e perde il game .Questa volta l’azzurro non si fa sorprendere e porta a casa il set per 6-4 dopo altri 44 minuti. Analogo andamento nel terzo set ma questa volta è Paire a rompere l’equilibrio nell’ottavo gioco ottenendo l’unico break del set e chiudendo il parziale per 6-3 in soli 33 minuti. Sagra mondiale degli errori nel quarto set. Fognini spreca 2 palle break nel quarto game e con 2 doppi falli consecutivi consegna il break all’avversario nel game successivo. Ma il francese decide lucidamente di suicidarsi e con ben 3 doppi falli ricambia immediatamente il regalo ma soprattutto va in confusione totale e non vince più un game nel set che si chiude a favore dell’azzurro per 6-3 in 42 minuti.

Si va al set decisivo. Paire sciupa goffamente 3 palle break nel quarto game ma non perde l’opportunità offertagli su un piatto d’argento nell’ottavo game e va a servire per il match sul 5 a 3. L’ultimo game è il più emozionante del match. Fognini salva con un lob miracoloso un primo match point ma nulla può sul secondo, chiuso con una facile volée dal francese.
Peccato per Fognini. Avesse sfruttato uno di quei tre set point del primo set chissà, avrebbe potuto far sua la partita. Nella sagra degli errori gratuiti (80 Paire 53 Fognini) , ha vinto chi si è maggiormente avvicinato al successo nel corso del match. Paire approda così al terzo turno dove troverà presumibilmente la testa di serie numero Thiem (o, in alternativa, l’australiano Thompson, numero 75 del mondo).

[30] E. Makarova b. S. Errani 6-2 3-2 rit. (da Melbourne, Francesca Cicchitti)

Ha vinto per ritiro Ekaterina Makarova contro l’italiana Sara Errani, col risultato di 6-2 3-2, in 1 ora e sette minuti.

Un risultato che lascia tanto amaro in bocca a Sara che è stata costretta a ritirarsi per un infortunio per adesso ancora misterioso. L’Errani non era al 100%, ad evidenziarlo un grande cerotto che le partiva dal tendine di Achille sino a tutto il polpaccio, ma al momento del ritiro non si è capito il problema fosse quello o altro. Entrambe avevano la possibilità di vincere, anche se la classifica – con Errani numero cinquantatré e Makarova numero trentaquattro – e i precedenti (4 a 3) tendevano più verso una vittoria della russa. Le due giocatrici non si incontravano dal 2016, sul veloce di New Heaven, partita vinta in due set da Makarova. Insomma una partita che poteva prendere qualsiasi piega ma che sin dal primo set, ahimè, aveva fatto capire come sarebbe finita, anche se l’epilogo, il ritiro per infortunio della nostra Sara, è giunto inaspettato.

Solito problema al servizio per l’Errani, che partiva bene, brekkando la russa, ma poi restituiva il break a zero. L’italiana subiva un parziale di cinque game di fila, riusciva ad annullare un set point sul servizio dell’avversaria, ma non ad evitare il solito break nel game successivo. Il primo set si chiudeva in 34 minuti col risultato di 6-2 grazie ad uno splendido dritto lungo linea di Ekaterina. Molto precisa, incisiva e come sempre aggressiva nel suo gioco, la Makarova riusciva a portare a casa game molto combattuti mettendo a segno i punti giusti, sfruttando i momenti in cui calava piccola Sara.

Nel secondo set, avevamo quasi cominciato a sperare poiché Sara, era partita bene, riuscendo finalmente a tenere un servizio – l’unico della partita –  e realizzando il break al terzo gioco. La russa lo recuperava subito e poi, sul 3-2  e vantaggio Makarova, la partita inaspettatamente si concludeva. Sara fa un doppio passo laterale poi si ferma, una smorfia di dolore sul viso e poi la richiesta di “medical time-out”. Erano passati trentatré minuti dall’inizio del secondo set e dopo essere stata visitata dal medico, Sara Errani si alza e annuncia all’arbitro il suo ritiro. Esce dal campo zoppicando e lasciandoci increduli e dispiaciuti per una fine del genere. La Makarova a fine partita ha espresso il suo dispiacere per Sara: «È una lottatrice, peccato. Nel primo set ha giocato bene, e non stava andando male nel secondo…». Così la numero trentaquattro del mondo si troverà a giocare il terzo turno contro Cibulkova.

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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