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04 Mar 2016 17:38 - La parola del Direttore
Morto Bud Collins, monumento del giornalismo internazionale
di Daniele Azzolini
TENNIS – Da “Il Dizionario Enciclopedico del Tennis” di Daniele Azzolini
Si è spento ad 86 anni Bud Collins, monumento del giornalismo internazionale.
Conosciuto come Bud, Arthur Collins è probabilmente il giornalista specializzato di tennis più famoso del mondo.
Nato a Lima, Ohio, il 17 giugno 1929, diplomato alla Berea High School, poi al Baldwin-Wallace College, Bud Collins ha anche vinto un titolo di doppio misto agli Us Indoor, nel 1961, con Janet Hopps, e un titolo di doppio senior, nel 1975, al Roland Garros con Jack Crawford.
Columnist dal 1963 per il Boston Globe, per il quale ha coperto anche servizi sul mondo dello spettacolo e sulla Guerra nel Vietnam, Bud Collins ha cominciato nello stesso anno a lavorare per i canali televisivi, per poi passare alla Cbs (1968-1972 come commentatore degli Us Open e alla Nbc dal 1972.
Dal 1971 ha scritto per World Tennis, e nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con quotidiani importanti come il londinese “Independent” e il “The Age” di Melbourne.
È autore di testi importanti per il tennis, come “The education of a tennis player”, (1971) la biografia di Rod Laver, e come “Evonne”, (1974) la biografia della Goolagong. Ha pubblicato inoltre un libro di memorie, “My Life With the Pros”, nel 1989, e soprattutto l’insostituibile “Bud Collins Modern Enciclopedya of Tennis” pubblicata la prima volta nel 1980, poi nelle successive edizioni del 1994, 1997 e 2001 come “Bud Collins’ Tennis Encyclopedia”, dalla Visible Ink. Press.
Opera monumentale e di grande spessore, costruita in due parti, l’una prettamente storica, l’altra biografica, L’Encyclopedia offre supporto giornalistico alla Hall of Fame del tennis a Newport, curando la parte informativa di tutti gli “iscritti” al club più esclusivo del mondo del tennis. Tra questi, lo stesso Collins, inserito tra gli “immortali” nel 1994. Per Bud, vale la chiosa che un giornalista di Sport Illustrated fece a un servizio sulla sua vita nel tennis… “Bud Collins è per il tennis ciò che la pasta è per gli italiani”
Del resto, l’Italia è sempre stata nel cuore di Collins, che per lunghi anni e fino a che la salute glielo ha permesso, non è mai mancato agli Internazionali d’Italia. Notissimo, nel mondo del tennis, l’aneddoto riguardante i pantaloni bianchi rossi e verdi, che Bud ha indossato a lungo, sui campi di tutto il mondo, durante le interviste televisive ai vincitori. Furono ricavati da una bandiera del Movimento Sociale Italiano, strappata di notte (con il supporto di Gianni Clerici, e al grido, “Sono i nuovi fascisti, li tireremo giù”) da un pennone a Cagliari durante la campagna elettorale del 1968. Collins consegnò la bandiera al suo sarto, in modo che ne facesse un paio di pantaloni. “I primi pantaloni anti fascisti”, li definì Clerici. Sono diventati il suo marchio e il suo portafortuna.
A dare notizia della morte di Collins è stata la sua ultima compagna, Anita Ruthling Klaussen.