Esclusiva / WTA Indian Wells – Gasparyan loda Vinci: «Roberta? La ammiro, è troppo brava»

TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells

Margarita Gasparyan, giocatrice russa n.44 del ranking, sarà la prossima avversaria di Roberta Vinci. Ad una domanda su cosa pensa della tennista tarantina non ha esistato a rispondere: «E’ troppo brava. La ammiro, davvero».

Nata da padre armeno e madre russa, è una delle giovani che stanno crescendo con costanza, grazie anche agli ottavi di finale raggiunti all’Australian Open, torneo in cui ha superato al primo turno Sara Errani. Qui ad Indian Wells ha dominato il proprio match di primo turno contro Olga Govortsova, chiuso 6-1 6-3 in un’ora di gioco, e si appresta a trovare al di là della rete proprio Roberta, che grazie alla testa di serie ha usufruito di un bye al primo turno. Quella contro Vinci, però, sarà una sfida particolare anche perché si sfideranno due rovesci ad una mano, evento piuttosto raro nel tennis femminile. Ed anche dietro a quel colpo si nasconde una storia piuttosto particolare…

Sai già contro chi giocherai al prossimo turno?

«Certo!».

Conosci Roberta?

«E’ troppo brava. La ammiro, davvero. Sta facendo poi veramente bene ormai da tanti mesi, quindi sarà un match molto difficile».

Ti ricordi di quando l’hai vista per la prima volta, a Cagliari nella finale di Fed Cup del 2013?

«Non ho giocato, però sì. Ricordo la partita che vinse contro Alexandra Panova (5-7 7-5 8-6, ndr) e nonostante la vedessi spesso in difficoltà stava lottando come un leone. Quel rovescio poi è un colpo bellissimo da vedere, ma è anche complicato da rigiocare per chi ci gioca contro. Parlerò più tardi con il mio coach e decideremo il piano di gioco».

Praticamente tutti i giocatori russi, maschi e femmine, giocano il rovescio a due mani. Tu sei un’eccezione.

«Sì, ma a me piace troppo il rovescio ad una mano. Da piccola anche io avevo cominciato a fare il movimento a due mani, poi però un giorno persi malamente in un torneo ITF junior ed ero arrabbiatissima. Avevo 12 anni, sono tornata a casa piangendo e dissi ai miei genitori ed al mio allenatore che basta, io non avrei più giocato il rovescio a due mani».

Dodici mesi fa giocavi tornei ITF da 25.000 dollari, ora competi alla pari con giocatrici in top-50. Come è la tua condizione fisica e mentale?

«La verità è che vorrei giocare ancora di più. Vincere o comunque poter affrontare le migliori giocatrici al mondo è una grande occasione, poi sono cresciuta tanto, ho vinto belle partite… Quest anno ho perso nei primi turni, ma ho trovato sempre ottime avversarie: Ana Ivanovic, ‘Kate’ (Ekaterina, ndr) Makarova, Andrea Petkovic, Serena Williams».

Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione?

«La top-20 sarebbe perfetta, ma non voglio correre o mi blocco. Mi piace come sto ragionando ora, partita per partita. Il torneo in Australia mi ha poi cambiato: ora so che posso fare bei risultati anche nei tornei importanti».

 

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