Us Open: Brivido Murray, sotto due set a zero rimonta e avanza al terzo turno

TENNIS – Dal nostro inviato a Flushing Meadows Andrea Scodeggio

Andy Murray si complica la vita ma rimonta uno svantaggio di due set contro Adrian Mannarino ed avanza al terzo turno degli Us Open. Il punteggio finale è di 5-7, 4-6, 6-1-,6-3, 6-1 in tre ore e ventuno miniuti. Nel prossimo turno affronterà il brasiliano Thomas Bellucci per un posto agli ottavi di finale.

 

Nessuno se lo aspettava. Nemmeno pronosticare un simile risultato, soprattutto dopo aver superato l’ostacolo più insidioso, ovvero Nick Kyrgios al primo turno. Eppure Andy Murray si è complicato la vita contro il francese Adrian Mannarino, francese, numero 35 della classifica ATP, ed ha finito per mettersi in seria difficoltà. Pur sottolineando i meriti di Mannarino, Andy ha avuto una giornata storta che ha ricordato quella simile contro Verdasco nei quarti di Wimbledon 2013 (anche lì sotto 2 set a 0 e vittoria al quinto). Può essere di conforto per lui che dopo quella gara, vinse quello slam.

Il francese era più ricordato per aver centrato gli ottavi di Wimbledon nel 2013, attualmente il suo miglior risultato negli slam, ma questa partita poteva consegnarlo alla storia degli Us Open. Ciò non si è verificato, ma va fatto comunque un plauso al francese per l’aggressività mostrata sul campo e per non aver mostrato alcuna riverenza nei confronti del suo avversario e del contesto in cui giocava (Artur Ashe quasi gremito).

I primi due set raccontano di un Murray nervoso, per niente a suo agio sul campo e succube del gioco di Mannarino che con il servizio ed il gioco aggressivo sotto rete si fa molto efficace e riesce a costruirsi un vantaggio di due set meritato. Nel primo set è una vera lotta di nervi e basta un break subito nel dodicesimo gioco, 7-5, per consegnarlo incredibilmente al francese. Il campanello d’allarme si fa lampante nel secondo set, quando Murray ha una chance per salire 5-3 nel punteggio, ma non avendola sfruttata si innervosisce e va a perdere il successivo turno di battuta e con esso il set: 6-4.

A quel punto emerge l’orgoglio del campione, quello che sa destarsi anche nelle giornate storte. La vittoria nel terzo set ne è la controprova, soprattutto per il punteggio: 6-1. Mannarino sembra tirare il fiato dopo due set impressionanti, mentre Murray è abituato molto più alla battaglia e capisce fin da subito che il quarto parziale sarà fondamentale, avendo Mannarino le ultime energie da spendere per portarsi a casa la partita.

Così è e Murray decide di attaccare con forza per strappare subito il servizio all’avversario e riuscendoci nel terzo game del match, dopo averci provato anche nel primo, e riesce a tenerselo stretto faticando un solo game di battuta (nel quarto gioco) e portandosi in pari nel conto di set: 6-3 a favore dello scozzese.

A sto punto il finale è scritto e le differenze iniziali si sono ristabilite. Mannarino non è più incisivo come ad inizio partita e subisce subito il break ad inizio set, perdendo poi ancora la battuta nel sesto gioco, facendosi infliggere un ingeneroso 6-1 finale. Ingeneroso, quanto inevitabile quando finisce la benzina.

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