Wimbledon: Seppi, il regolarista erbivoro. "Non affronto Murray senza speranze"

TENNIS – WIMBLEDON – Andreas Seppi batte Borna Coric 46 64 76 61 61 e approda al terzo turno a Wimbledon dove affronterà Andy Murray, nella giornata di sabato. Prova di forza dell’altoatesino contro un coriaceo giovane dal grande futuro.

Ad Andreas Seppi le maratone mancavano tanto.

Ama l’erba ma ancora di più i 5 set. Sembra fatto apposta quel crollo nel terzo set, avanti 4-0 e 5-3, perso al tie-break da un avversario che fisicamente era chiaramente già in riserva.

Andreas la spiega così: “Aveva chiamato il trainer, ma ognuno fa quello che gli pare, non sai mai se è vero o no; io mi sono rilassato, la mia attenzione è calata, ecco cos’è successo. Poi però sapevo di essere in grado di riprenderla e portare a casa il risultato”.

Naturalmente non crediamo che l’altoatesino abbia di proposito perso quel parziale per divertirsi di più in partita, su quel campo 7 dove gocciola sudore e fatica, ma le partite lunghe negli Slam sono una specialità di Andreas, che spesso e volentieri ne esce vincente.

L’erbivoro maratoneta lotta contro un avversario tostissimo, diciottenne ma con una maturità tennistica da far invidia a ben più vetusti colleghi; Borna Coric cresce sempre di più, si irrobustisce e si evolve, sebbene il suo tennis non si sposterà mai da fondo campo: il pressing però diventa sempre più profondo, penetrante, in certi frangenti asfissiante.

Seppi, l’erbivoro regolarista è però un suo pari in questo e lo stato di forma è lì a testimoniarlo: muove bene l’avversario, disegna bene il campo, serve al suo massimo. Cala, ogni tanto, rifiata ma tiene duro. Andreas Seppi è meritatamente numero uno d’Italia e dopo la bellissima prestazione offerta agli Australian Open, in cui sconfisse Seppi, è chiamato ad un’altra impresa contro Andy Murray, probabilmente persino più difficile, al terzo turno, in programma sabato.

Lui si augura un’altra maratona, con il tifo tutto britannico contro. Noi ci auguriamo un altro miracolo dell’erbivoro maratoneta, il regolarista che tuttavia stupisce ancora.

“Naturalmente non parto già battuto; lui è favorito, mi aspetto il Campo Centrale ma sicuramente la vittoria a Melbourne contro Roger Federer mi dà fiducia e allo stesso tempo non ho la pressione di dover vincere”.

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