Wta Stoccarda – Il centrale ai piedi di Kerber: Sharapova cede lo scettro dopo tre anni!

TENNIS – Dal nostro inviato a Stoccarda Diego Barbiani

Uno di quei match dove alla fine bisogna guardarsi intorno e vedere le braccia alzate degli oltre quattromila tedeschi che esultavano come dei matti, prendere fiato e capire che si è stati parti di un nuovo match potenzialmente tra i più belli della stagione.

Sembra di abusare, alle volte, di questa espressione, ma Angelique Kerber ha regalato ai propri connazionali una partita da ricordare per tanto tempo, peccato (verrebbe da dire) che fosse solo un secondo turno. Maria Sharapova, vincitrice qui nelle ultime tre edizioni, è uscita sconfiitta per 2-6 7-5 6-1 dopo che per quasi due set sembrava in totale controllo dell’incontro. L’altro giorno si è esaltato il gioco di tocco, la varietà di due giocatrici come Sara Errani ed Agnieszka Radwanska, che per due ore e dieci avevano deliziato i (pochi) spettatori con colpi provenienti da un’altra epoca. Questa, invece, parla un’altra lingua. Stasera c’è stato spazio per il così chiamato ‘power-tennis’, anche se dalla seconda metà del secondo set i colpi più belli sono stati i passanti chirurgici della tedesca. Faceva impressione, perché paragonata ad un mese fa sembrava un’altra persona, fisicamente identica ma con un modo di giocare che sta cambiando: sempre ribattitrice, ma molto più aggressiva e con l’intenzione di aumentare i propri rischi. Strepitosi sono stati i due dritti con cui ha capovolto un secondo set dove, per una buona metà, costretta ad inseguire la russa ed a resistere il più possibile ai missili che la n.2 del mondo faceva partire dalla racchetta.

E’ la terza partita consecutiva, questa, in cui Sharapova esce sconfitta. Non accadeva, e sembra assurdo, dal 2003. Per arrivare a questo c’è voluto un carattere indomabile della tedesca ed un pubblico che appena ha avvertito nell’aria qualcosa di diverso ha messo definitivamente da parte la tranquillità tipica dei tedeschi e l’ha presa per mano per condurla fino al successo. Due dritti straordinari, un passante ed un dritto lungolinea, in due momenti maledettamenti importanti: il primo sul 5-5 30-40, colpendo un passante levandosi la palla dalle caviglie ed inventando una traiettoria stretta, corta, irraggiungibile; il secondo sul 6-5 40-30. Il terzo set ha vissuto i primi quattro game di un’intensità ed una tensione che mettevano i brividi e finivano per coinvolgere anche il più disattento (semmai ci fosse stato) tra gli spettatori. Sharapova cercava di tirarsi su con la solita grinta, le sono partiti decine di ‘c’mon’, molti dei quali in faccia alla stessa avversaria, che per tutta risposta la passava a destra ed a sinistra, non sbagliava più, replicava ogni urlo che Maria le rivolgeva. Sul 2-1 e servizio, la tedesca ha annullato diverse occasioni per il nuovo riaggancio servendo sempre in maniera perfetta. Salita 3-1, da lì in avanti ha dominato la tre-volte vincitrice di questo torneo, ritrovatasi sola in mezzo al campo e con un muro tedesco da abbattere. Kerber era ovunque, ormai lanciata verso la vittoria.

“Sweet Caroline” lanciato dal dee-jay al cambio campo sul 4-1 ha coinvolto tutto il pubblico in un coro spontaneo, che non voleva più smettere di cantare. Era il segnale: era finita. Da lì alla fine sono passati non più di una manciata di minuti, il tempo per sedare gli ultimi timidi approcci di Sharapova. Sul match è calato il sipario, dalle tribune il pubblico si è levato in piedi ed ha esultato come in poche altre circostanze. In mezzo al campo svettava il ditino di Angelique, che passo dopo passo sta tornando quella giocatrice che nessuna tra le più forti vorrebbe avere davanti. Ed assieme a lei ride soprattutto Andrea Petkovic, che lunedì sera aveva dato il suo pronostico spiazzando tutta la sala stampa: “Chi vincerà il torneo? Io dico Kerber”. Angelique, alla domanda se aveva sentito qualcosa del pronostico, ha risposto: “Lei è ‘Petko’. Quasi a voler scherzare. Ed ora?

 

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