Wta Anversa – Schiavone illude, poi subisce il rientro di Suarez Navarro

TENNIS – Di Giancarlo Di Leva

ANVERSA. Si ferma nei quarti di finale l’avventura di Francesca Schiavone nel premier di Anversa sconfitta dalla n.1 di Spagna Carla Suarez Navarro al termine di match che, a dispetto di quanto appare dal punteggio finale, è stato di straordinaria intensità, con 13 dei 17 game risolti ai vantaggi, ma giocato purtroppo di fronte ad un pubblico scarso e poco coinvolgente.

Alla fine Francesca ha pagato la stanchezza delle 5 partite giocate in precedenza a partire dalle qualificazioni, che le ha fatto mancare nei momenti decisivi la necessaria lucidità. Abbiamo comunque ritrovato una Schiavone in forma e in fiducia che speriamo potrà darci altre soddisfazioni nel corso della stagione.

Decisivo il primo set nel quale le due tenniste hanno esaurito gran parte della loro riserva di energie. Un parziale incredibile, durato 66 minuti nel quale le 2 tenniste hanno giocato in apnea quasi tutti i punti. Tutti i game si sono risolti ai vantaggi con 96 punti giocati. La Schiavone è partita molto determinata riuscendo a portare a casa i primi 3 game nel quale si sono giocati 34 punti. Probabilmente decisivo ai fini dell’esito del 1° set il quarto game nel quale Francesca ha sprecato 5 occasioni per andare 4-0 e da lì è iniziato il recupero della spagnola che sbagliando molto poco e salvando fino alla fine del set altre 11 palle game all’italiana porta a casa il set dopo aver vinto 6 game di fila.

Il secondo set inizia sulla falsariga del primo. Vanno ai vantaggi anche i primi 2 games del secondo parziale con la Schiavone che spreca un’altra palla break nel primo game. Le due tenniste rifiatano e appaiono stanche. Cala l’intensità e la qualità del gioco ne risente. Aumentano gli errori gratuiti specie da parte di Francesca che appare più stanca della avversaria. Concede il break nel 6° game commettendo il 6° doppio fallo e lì finisce in sostanza la partita.Francesca sprecherà un ennesima palla break nel 7° game (alla fine il bilancio delle p.b sarà di 1/11) ma ormai non ne aveva proprio più.

Tra le 8 tenniste ancora in gara nel torneo, Francesca Schiavone, oltre ad essere di gran lunga la meno giovane, era quella con la classifica più bassa (81) ma era anche quella più blasonata avendo ottenuto il miglior ranking in carriera (4 nel 2010) ed annoverando più trofei di tutte (6) tra cui ovviamente la strepitosa vittoria al Roland Garros nel 2010.

Francesca è giunta ad Anversa con un bilancio in stagione di zero vittorie e tre sconfitte. In questa settimana prima di oggi aveva vinto i 5 match (di cui 3 nelle qualificazioni) senza perdere un set e concedendo alle avversarie 22 game in tutto (media 4,4 per match).

Sono risultati inattesi da una tennista di 34 anni che non vinceva un match nel circuito maggiore dal torneo di Hong Kong del settembre scorso, che nel 2014 era uscita 11 volte al primo turno (in 17 tornei disputati) e che davano tutti in picchiata sulla via del tramonto.

La vittoria sulla Kerber negli ottavi (6/1 6/1 in 58 minuti) ha sorpreso tutti. E’ vero che la tedesca è apparsa la controfigura della lottatrice che abbiamo ammirato in tante circostanze, ma è altrettanto vero che a farla risultare tale ha contribuito il gioco ubriacante di Francesca fatta di alternanza di soluzioni, variazioni continue di ritmo e di palle “sporche” che hanno letteralmente disarmato la tennista alemanna. Non è azzardato dire che a tratti la prestazione di Francesca ci ha riportato con la mente a quel magico Roland Garros in cui, partendo da n.17 del seeding seppe rendere inoffensive tenniste del calibro della Na Li, della Wozniacki, della Dementieva e della Stosur, tutte più quotate di lei s enza lasciare loro neanche un set.

La Schiavone non batteva una Top Ten da oltre 3 anni (Stosur a Sidney 2012) e da allora aveva inanellato 17 sconfitte contro le più forti. A titolo statistico il bilancio aggiornato della tennista milanese verso le Top Ten è di venitrè vittorie e novantotto sconfitte.

La capacità da parte di Francesca Schiavone di farci riprovare emozioni che pensavamo mestamente di aver ormai archiviato nel cassetto dei ricordi è la notizia più bella della settimana per il tennis italiano.

Nell’altra sfida fino ad ora disputata Karolina Pliskova ha battuto 7-6 6-3 Lucie Safarova. In serata stabilite le altre due semifinaliste,: Barbora Zahlavova Strycova ed Andrea Petkovic, la prima ha superato 6-2 6-2 Mona Barthel, la seconda 7-6 6-0 una Dominika Cibulkova che dopo aver ceduto un primo set durissimo ha accusato un dolore alla caviglia ed ha disputato un secondo set di 15 minuti, uscendo poi dal campo zoppicante.

 

 

 

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