Wta Tashkent – Festa Knapp: primo titolo in carriera!

TENNIS – DI FABRIZIO FIDECARO – Karin Knapp ha conquistato a Tashkent il primo titolo Wta in carriera: battuta in finale la serba Bojana Jovanovski per 62 76(4), prima favorita del tabellone. L’altoatesina non ha ceduto nemmeno un set in tutta la settimana.

Magnifico successo di Karin Knapp, che si è aggiudicata il primo titolo in carriera nel circuito maggiore nella prova Wta International di Tashkent, in Uzbekistan (montepremi 250.000 dollari). La 27enne altoatesina, numero 3 del seeding, ha sconfitto in finale la serba Bojana Jovanovski, prima favorita del tabellone, con il punteggio di 62 76(4).

Karin ha disputato un match pressoché perfetto fino al 62 4-2 in suo favore, senza mai cedere la battuta e ottenendo tre break, nel quarto e nell’ottavo game del primo set e nel sesto del secondo. Qui la sua avversaria, che faceva sentire bene la sua presenza in campo con le classiche urla su ogni colpo, ha giocato il tutto per tutto ed è riuscita a recuperare sul 4 pari.

Inevitabile la soluzione al tie-break, in cui la Knapp ha infilato cinque punti consecutivi dallo 0-2, andando a servire avanti per 5-2. Nonostante le due prime “in”, però, l’azzurra ha commesso due errori gratuiti, riammettendo in partita la Jovanovski, ma immediata è giunta la reazione. Karin si è conquistata subito dopo un matchpoint e lo ha trasformato chiudendo in bellezza, con uno splendido diritto lungolinea vincente in corsa, assolutamente imprendibile per l’attuale numero 35 del mondo.

Per la ragazza di Brunico è giunto così, con pieno merito, il primo centro pieno nel Wta Tour, ottenuto, per di più, senza lasciare per strada nemmeno un set lungo l’intero cammino, nel corso del quale aveva già superato, nell’ordine, la turca Cagla Buyukakcay, le bielorusse Aliaksandra Sasnovich e Olga Govortsova e l’ucraina Lesia Tsurenko.

Prima di oggi la Knapp aveva raggiunto solo un’altra finale nel circuito maggiore, nel febbraio del 2008 ad Anversa, arrendendosi alla belga Justine Henin, all’epoca indiscussa numero uno del ranking. Ora il digiuno si è spezzato grazie a questa bellissima vittoria: in mezzo, infortuni a ripetizione, un lungo stop per un disturbo al cuore e la ripartenza dagli eventi minori. Oggi, però, tutto passa in secondo piano, perché i frutti del duro lavoro sono stati infine raccolti.

 

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