dal nostro inviato a Wimbledon Luigi Ansaloni

TENNIS WIMBLEDON – Prima finale in doppio a Wimbledon per le. Sara Errani e Roberta Vinci, teste di serie numero due, hanno battuto in semifinale la coppia coppia formata dalla ceca Andrea Hlavackova e la cinese Jie Zheng, teste di serie numero 9: 63 62 il punteggio. Wimbledon è l’unico titolo della Slam che manca alla loro collezione: sono dunque a un passo dal completare il “Career Grand Slam”. Le Cichis vantano otte finali negli ultimi 11 giocati nell’arco di due anni e mezzo. Da Melbourne 2012 ad oggi hanno conquistato 4 titoli (Roland Garros e US Open nel 2012, Australian Open 2013 e 2014) e giocato altre 3 finali (Australian Open 2012 e Roland Garros 2013 e 2014) oltre quella che attende sabato ai Championships.  In finale Errani e Vinci incontreranno le vincitrici dell’altra semifinale, la coppia composta dall’ungherese Timea Babos e dalla francese Kristina Mladenovic, teste di serie numero 14

“Dobbiamo restare concentrate, la finale sarà dura come lo è stata agli Australian Open o al Roland Garros più di recente – dicono raggianti in conferenza stampa le due tenniste – certo ci teniamo in modo particolare perché sull’erba non abbiamo mai vinto. Adesso vogliamo rimanere concentrate per la finale e pensare che andrà bene. Eravamo praticamente a casa, fuori. Ce lo ricordiamo dopo ogni incontro, fino ad ora ha portato bene, speriamo di continuare così. Partita dopo partita siamo diventate sempre più aggressive. Cerchiamo la rete appena possibile, su questa superficie non hai tenpo di pensare. Stiamo affrontando i match nel modo più giusto sull’erba. Qui non puoi giocare come sulla terra rossa”. Domande anche sulle differenze di approccio tra il singolare e il doppio: “Onestamente noi abbiamo sempre dato peso uguale al doppio e al singolo, non abbiamo mai fatto alcuna distinzione – dicono – poi figurarsi se si parla di uno slam, è una cosa davvero troppo importante”. Qualche battuta anche sul mistero Serena Williams: “Se ne sentono di tutti i colori, ma quello che ha davvero lo può sapere soltanto lei. Se ne parla negli spogliatoi? Certo, ma anche lì è un bel mistero…”.