Un regalo a Federer: il futuro addio ospitato dal Centrale di Wimbledon

 

 

TENNIS – ACE CREAM – Di DANIELE AZZOLINI – Tra due anni o forse più Roger Federer darà l’addio al tennis. Voci sempre più insistenti dall’All England Club dicono che per lui e solo per lui si stia cercando di organizzare, quando sarà, un addio in grande stile, aprendo il Centre Court e ospitando fans, colleghi, amici, leggende del tennis. Un onore unico solo per Federer.

I cinquecento soci del club più famoso del mondo già lo sanno. Nelle segrete stanze della Members Enclosure si sta prendendo una decisione cui nessuno di loro potrà opporsi, nemmeno il più classista degli iscritti, nemmeno chi fosse disposto a ritenere uno spreco di tempo l’organizzazione dell’annuale torneo sui campi del circolo, ammesso che un tipo del genere davvero possa esistere.

Il fatto è questo: a larga maggioranza fra quelli che contano davvero, e da quelle parti a contare più di tutti è sua eccellenza il duca di Kent, è stato già deciso che quando sarà il momento Wimbledon dovrà organizzare un qualcosa di molto bello e importante, di speciale, eccitante e mai visto prima, per uno dei suoi soci più cari, oggi inserito nella lista degli “honorary members” e padrone di sette giacche con le insegne dell’All England Club. Ne stanno parlando da qualche tempo, e siccome ogni tanto lo fanno a voce alta, qualcosa si è saputo. Il giorno dell’addio, i Championships faranno un regalo speciale a Roger Federer, il campione amatissimo, il più inglese fra i figli adottivi del torneo che sono nati, forse per sbaglio, da qualche altra parte del mondo.

Bene, il punto però è un altro. Quale regalo potrebbe risultare così grande e irripetibile per il socio più vincente dell’AELTC? Anche su questo qualcosa si è saputo, nei giorni dell’ultimo Championships. Voci rimbalzate fra Aorangi Park e i Doherty Gates, anch’esse in divenire (del resto, una decisione finale non è stata ancora presa), annunciano che per il loro figliolo prediletto i Championships siano disposti ad andare contro le loro stesse tradizioni. Su tutte quella che il Centre Court, luogo sacro e invalicabile, venga aperto solo per i giorni del torneo. L’idea, insomma, è quella di chiedere a Federer, quando la decisione di ritirarsi sarà ormai ufficiale e definitiva, di giocare il suo ultimo match sul campo centrale del torneo che ha vinto sette volte e lo ha visto in finale nove volte in dodici anni. In quella occasione il Centre Court sarà aperto solo per lui, saranno invitati i grandi avversari di oggi, i grandi tennisti di ieri, e vi sarà un pubblico mozzafiato, con tutti gli amici famosi del tennista in prima fila.

Questo è quanto si sussurrava a Wimbledon, nei giorni in cui il Genio si era alacremente rimesso al lavoro per giungere a una nuova finale e tenere banco per cinque set contro i ventisette anni di Djokovic. Andrà in porto l’idea? Quelle stesse voci davano per problematico un solo aspetto dell’evento che Wimbledon vorrebbe preparare: l’erba resiste fino a settembre, dopo diventa stoppia. Ma se davvero la tappa finale della incredibile carriera di Roger saranno i Giochi Olimpici di Rio, settembre cadrebbe a meraviglia per celebrare l’ultima apparizione del “più grande di tutti”.

 

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