Wimbledon: Murray vince, ma l'Inghilterra non crede in lui!

TENNIS – WIMBLEDON – DAL NOSTRO INVIATO A LONDRA DIEGO BARBIANI 

Andy Murray ha vinto, prima che convinto, contro David Goffin. Un match comodo per il detentore del titolo, che in due ore ha chiuso la pratica belga 6-1 6-4 7-5. Al secondo turno lo scozzese affronterà Blaz Rola vincitore in tre set su Pablo Andujar.

 Qualche brivido per Murray è giunto solo nel terzo set, quando il suo avversario ha trovato qualche vincente in più ed ha tenuto testa agilmente fino al 5-4. Goffin ha anche mancato due chance per salire 3-1 ad inizio parziale. Il suo problema, come tante altre volte, è la grande mancanza di continuità. La stessa che sul 5-5 da 40-0 lo ha portato a perdere il servizio con diverse scelte tattiche rivedibili.

Andy che ha fatto il suo compitino di fronte ad un pubblico che lo ha accolto come un re, con una standing ovation da brividi all’ingresso in campo. Era la prima volta da oltre settant’anni che ad inaugurare il torneo non c’era un suddito di Sua Maestà ed oggi questa attesa contagiosa è sfociata in un momento molto emozionante.

Di colpo lo scozzese era apparso sorpreso, si guardava intorno con aria impacciata di chi non sapeva bene cosa fare. Poi si è sciolto in un sorriso. «Ero nervoso, lo ero pure ieri – ha detto appena terminato il match – sono però davvero felice di questo onore e non vedo l’ora di giocare il prossimo turno».

E’ cominciata dunque la rincorsa di Andy Murray ad un bis che lo consacrerebbe ancor di più nella storia del tennis britannico.

Ma il pubblico, i suoi connazionali, cosa ne pensano? «Murray vincerà nuovamente il titolo? No, non penso» questa, un po’ a sorpresa, è la risposta di una buona parte dei tifosi presenti sulla Murray Mountain. Scaramanzia? Forse, «è comunque più facile che lui vinca prima che la nostra nazionale (l’Inghilterra, ndr) ci regali una nuova soddisfazione» è il commento di una signora ritornando sul mondiale amaro della nazionale dei 3 leoni. E chi vedrebbero al suo posto con il trofeo in mano? «Djokovic, in finale su Nadal». E Federer? Dove potrà arrivare lo svizzero dopo l’opaca prova di dodici mesi fa? «Te lo dirò dopo il secondo turno» ha risposto scherzosamente un giovane ragazzo francese.  

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