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15 Apr 2014 08:00 - La parola del Direttore
Ace Cream: ma che fa Murray sotto il traguardo?
di Daniele Azzolini
Di DANIELE AZZOLINI – TENNIS – Una gaffe su twitter, una piccola lettera per un’altra e si crea un caso nel Regno Unito: coinvolti Murray e Daley, il tuffatore britannico recentemente dichiaratosi gay.
Bumped non è Pumped, questo è certo. Così come giurare di essere vivo e vegeto (e magari gay, decisamente gay) può fare la sua bella differenza, se l’intenzione è quella di comunicare l’esatto opposto, che siamo vivi, sì, ma stiamo vegetando. Giochi di parole, dove basta scivolare su una lettera per sprofondare nella gaffe più assurda. Sdruccioli calembour da bambini, dove melo diventa mulo, poi molo. Omofonia di parole che hanno suoni simili e significati diversi. Li ritroviamo nei geroglifici egiziani di tremila anni fa, c’è da scandalizzarsi se ribollono ancora oggi fra messaggini e cinguettii? The Sun, proprio lui, il quotidiano, ha accettato di giocare con la sua stessa testata per trasformarsi in The Son, nel giorno della nascita del frugoletto reale. Ed è stata una scelta a lungo meditata. Come stupirsi, dunque, se nella fretta il buon Daley ha cinguettato di essersi “trombato” Andy Murray durante la maratona di Londra?
Eh? Come?
“Look who I pumped into at the London Marathon finish line! @andy_murray”
“Guardate chi ho scopato sul traguardo finale della maratona di Londra!”
E lì sotto il tweet, in foto, loro due sorridenti. Tom Daley, il tuffatore ventenne da medaglia olimpica (oro ai mondiali di Roma, bronzo ai Giochi di Londra), definito un geniale design di geometrie aeree, noto anche per aver essersi gaiamente dichiarato gay nel dicembre scorso, con poche e semplici parole (un coming out di una serenità trasparente); e Andy Murray, vincitore dell’ultimo Wimbledon, che da un bel po’ di tempo è in attesa di convolare a nozze con la sua Kim Sears, la fidanzata di lungo termine…
Sconcerto fra i cinguettatori british. Ma davvero l’hanno fatto? E proprio lì, sotto lo striscione del traguardo? Davanti a tutti? E infine, la domanda dei cento pistoloni… Ma si sono fotografati prima o dopo aver consumato? Oh, my god.
Domanda vana. Come un gatto zuppo che tenti di risalire dalla vasca da bagno, Tom Daley si è arrampicato sui vetri della sua implacabile gaffe per spiegare, di lì a poco, di non essersi “trombato” alcuno, o meglio, di non essersi “trombato” Murray. Ha semplicemente digitato “pumped”, invece di “bumped”, che sta per imbattersi, incontrare. Insomma… Guardate chi ho incontrato eccetera eccetera… E non “trombato”. Via, ma davvero ci avevate creduto?
No, nì, insomma, un po’, hai visto mai? I cinguettanti hanno proseguito il dibattito pigolando sulle possibili conseguenze. Perché, si sa, i giochi di parole appartengono a svariate tipologie, ci sono quelli seri, quelli insultanti, quelli nati solo per gioco e quelli utili a fare lo sgambetto a qualcuno. Quando c’è la crisi, il povero dice «so’ rimasto co’ ‘na scarpa e ‘na ciabatta», ma il ricco ribatte, «sono rimasto con una sciarpa e una cravatta». Cambiare una lettera per cambiare la storia, si può… Daley e Murray ci sono andati vicini.