di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
31 Ott 2013 12:40 - ATP
Ferrer: «L'ambizione non mi manca, ma è meglio un passo per volta»
di Redazione
da Parigi, VALENTINA CLEMENTE
Non ci sono similitudini tra una settimana e l’altra, figuriamoci tra due stagioni: anche se lo scenario è lo stesso (o quasi) nulla si può dare per scontato e a confermarlo ancora una volta è stato David Ferrer che, dopo un primo turno ‘difficile’, ha superato in scioltezza Gilles Simon.
Dopo un momento complicato, lo spagnolo in queste ultime settimane sta ritrovando i suoi ritmi, e la finale di Valencia è stato sicuramente un ottimo viatico per riprendere in mano le redini del (suo) gioco, senza dare ovviamente nulla per scontato.
Nonostante il titolo da difendere, Ferrer rimane come sempre con i piedi per terra, analizzando con lucidità la situazione: “Ogni anno, anzi ogni settimana è diversa, però nelle due ultime ho messo insieme alcuni risultati positivi ed oggi mi sono sentito decisamente più a mio agio in campo. Non era un match semplicissimo, anche perché naturalmente il pubblico era dalla sua parte, però sono contento di come sono riuscito a gestire l’insieme dell’incontro”.
“Non credo di essere favorito in qualche modo – ha aggiunto poi lo spagnolo –, ma sono contento del livello di gioco espresso oggi. In generale è stato un anno positivo, ho messo nel mio bagaglio esperienze nuove e tra le altre cose ho giocato la mia prima finale Slam. La stagione 2012 è stata sicuramente la migliore della mia carriera e insieme a questa rappresenta uno dei periodi più belli”.
Punzecchiato sulla mancanza ‘ambizione’ dimostrata nella finale del Roland Garros (la dichiarazione è stata rilasciata in un’intervista a L’Equipe in data odierna), Ferrer ha precisato: “Forse un po’ si, ma più che una mancanza d’ambizione io penso di aver sbagliato l’approccio, avrei dovuto fare qualcosa di più, attaccare la sfida con più irriverenza, anche se ovviamente l’avversario era difficile. Avrei dovuto utilizzare in maniera diversa le mie qualità sul campo, quello sicuramente”.
“Non è che mi manchi l’ambizione – ha concluso l’alicantino – ma la mia filosofia mi suggerisce sempre di rimanere con i piedi per terra e di avanzare passo dopo passo”.
Ad attenderlo ora al prossimo turno ci sarà il vincente della sfida tra Tomas Berdych e Milos Raonic, due avversari di peso, ma a piccoli passi si risolvono anche gli intrighi più complessi.