Non è stata la più forte, forse la più grande se per “grandezza sportiva” s’intende la capacità di entrare nel cuore della gente, di farsi riconoscere e ricordare, e di lasciare qualcosa di sé alla storia dello sport che si è praticato. E Lea Pericoli, spirito libero, al tennis ha lasciato molto, e in molti […]
Dalla nostra inviata ad Istanbul, Angelica Fratini
Alcune storie possono anche cominciare dalla fine: Li Na seduta da sola sulla sua panchina, mentre tutti gli sguardi sono verso la cerimonia di saluto a Istanbul con Serena che come vincitrice premia il presidente della Federazione Turca per i tre anni di ospitalità della città al Wta Championships.
Li Na si guarda intorno come a dire “Devo andare pure io o devo stare qua”. Nessuno sembra la noti per alcuni minuti. Eppure solo due ore fa la cinese stava sorprendendo tutti e soprattutto Serena Willima per la qualità di gioco. Addirittura servizio e voleè. Per un set e mezzo era lei a condurre il ballo di fine anno.
La storia la fanno i vincitori, ma questa storia la raccontiamo dal lato di chi a perso.
Ma torniamo all’inizio.
Il pubblico è caldissimo, oltre 16 mila spettatori scattano in un grande applauso entusiasta appena Li Na viene mostrata sullo maxi schermo per l’intervista prima del match. Ma l’applauso diventa una ovazione quando è il turno di Serena Williams. Non sorprende, nei pochissimi cartelloni pubblicitari per il torneo in giro per la città, solo la foto di Serena Williams era presente.
Il lancio della moneta per il sorteggio nel match di Serena e Li Na è effettuato da due dei principali componenti della delegazione Singapore. Quelli che organizzeranno materialmente il Wta Championships 2014. ‘Sti cinesi controllano e verificano tutto, fino al ultimo dettaglio. E quindi il presidente della agenzia governativa del turismo di Singapore prende dalla tasca una moneta, la lancia in aria. Poi scelta del campo, sorrisi e foto di rito. Il nostro simpatico presidente si allontana ma non senza prima aver raccolto la sua monetina. So precisi ‘sti cinesi.
Ad inizio partita la domanda era: in quale stazione di servizio si è fermata oggi l’ americane per riempire il serbatoi che ieri aveva lamentato di essere vuoto?
Forse in quello sbagliato, dopo 36 minuti Li Na gioca servizio e voleè e meritatamente mette in tasca il primo set 6-2. “All’inizio del match mi sentivo molto eccitata” e aggiungerà dopo “giocare e servizio e voleè non mi viene automatico, penso sempre cosa devo fare dove devo andare. È una cosa nuova per me. Oggi sono molto contenta di come ho giocato a rete”.
Nello stadio strapieno, i posti sono occupati un po’come uno vuole, soprattutto nella tribuna Wta e stampa. Dove non si sa come, spuntano pass al collo di gente mai vista durante tutta la settimana. E cosí ci si può ritrovare come Vesnina e Makarova sedute sulle scale. Ma l’ umore è buono e soprattutto Elena Vesnina firma ogni palla, pass, programma che le mettono sotto il naso con un sorriso. E non le pesa nemmeno alzarsi per farsi la foto con i fan.
Nel secondo set Li Na va sotto 3 a 0 ed anche sotto 3 a 0 contro occhio di falco. In pochi minuti chiede tre challange e non ne azzecca uno. Secondo me la cinese è un po’ cecata. Chissà, il prossimo sponsor potrebbero essere una marca di occhiali.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ovvero Carlos Rodriguez ex-coach di Justine Henin continu a dare suggerimenti a voce e a gesti, come uno di quelli addetti al decollo degli aerei. E l’arbitro, il francese Kader Nouni alla fine riprende in modo soft Li Na “Digli di smetterla”. Ma siamo onesti, chiedere a Carlos di non fare coaching è come chiedere a noi Italiani di non gesticolare. Non ce la può fare!
Malgrado i suggerimenti Li Na perde il secondo set.
E poi sul 2 a 0 fa anche due doppi falli di seguito. La cinese non spacca racchette. Come ha detto spesso, se lo facesse sarebbe fortemente criticata in Cina, perché lei è considerata un modello da imitare. E i modelli per essere positivi non spaccano le racchette. E allora lei si prende a racchettate la suola della scarpa. Con una tale violenza che se per caso sbaglia mira si gioca la caviglia.
Praticamente dal 3 pari del secondo set, perde 9 game di fila, il che vuol dire anche un non lusinghiero 6-0 nel terzo set e il titolo del Wta Championship 2013 va alla numero uno del mondo Serena Williams. “Dopo un set e mezzo ho sentito con non avevo più energia” dirà la cinese. Ma ‘ste ragazze che arrivano tutte con il serbatoio vuoto, ma quanto consumano al km?
Si prepara la cerimonia di premiazione E insomma, Li Na è seduta da sola. E ti chiedi cosa le passi per la mente. Non sapendo leggere né i pensieri né gli ideogrammi provi con le domande “Perdere match con un 6-0 lascia un po’ amaro in bocca. Ma sono più le cose positive. Per tutto il match ho fatto servizio e volée. Ci ho provato sempre e questo è un miglioramento”. Magari pensa alla rivincita il prossimo anno a Singapore “Sapete una cosa, non ci sono mai stata! Ma prima mi devo qualificare”. Ma insomma a cosa pensa? “A dove andare in vacanza. Ma questo è un segreto” E sorride.