Wta Parigi – Briciole di baguette. Day 2: Roberta Vinci è ben sveglia

Cominiciamo questo nuova pagina del diario parigino.  E visto che è un diario se volete leggere della vittoria di Roberta Vinci, andate subito in fondo. Se invece vi va di sapere cosa è successo oggi al Open Gdf  Suez vi faccio fare un giro fra le partite di  primo turno del torneo. E visto che è un diario, cominiamo come si deve

Caro diario…

Siamo arrivati al seconda giornata del torneo indoor di Parigi. Il che significa conferenza stampa di Kvitova,  Cibulkova e Errani.  Quella della Kvitova è stata la più affollata. Eravamo una decina. Per Cibulkova in tre ma gli altri due forse timidi, non hanno quasi proferito parola. Alla fine è stata quasi una chiaccherata fra me e lei. Per Sara Errani un solo giornalista per di più svizzero che ha fatto una  sola domanda.  Mentre Il gruppo compatto degli italini era al completo, inclusa Monique Filippella con la sua inseparabile macchina fotografica.

Petra  Kvitova è anche lei da sola a Parigi, così come Vinci e Errani. Nel caso delle italiane sono stati i coach a dire, dopo un mese di Australia, noi andiamo a casa a riposare. Petra invece ha deciso, tu stai a casa io vado a Parigi da sola. “Durante l’anno vado sempre da solo in due, tre tornei”. Anche perché sottolinea l’ultima volta li ha vinti, e allora… Se Petra è solo un pochino pochino più superstiziosa, il posto del coach è a rischio.

Petra aggiunge anche che “Ci sono stati dei cambiamenti nella mia preparazione, per migliorare il mio gioco…ma in questo inizio di stagione non si sono visti”. Lo dice però con un grande sorriso. Caratteristica di questa ragazza tranquilla e molto con i piedi per terra.
Non sarà una star da lustrini. Per fortuna aggiungo io

Nel corridoio, quello che percorrono le giocatrici per entrare in campo, lo scorso anno c’erano le foto delle vincitrice delle varie edizioni  del torneo.  Quest’anno invce il torneo si è dato all’arte. Una serie di dipinti fra cui ritratti di Ana Ivanovic, Venus Williams, scene di gioco di Sharapova e Federer e anche ritratti di campioni del passato come Helen Wills. Insomma se non incassano con i biglietti del torneo possono provare aprire una galleria d’arte.

Concita Martinez forse dorme direttamente sul campo centrale. E’ sempre lì ad ogni match delle spagnole, con Alberto Costa seduto dietro. Oggi nel match della Suarez Navarro più volte sorride compiaciuta. E ti credo, Suarez Navarro gioca alla grande, decisamente in un bel periodo di forma. Niculescu nel primo set non può far nulla, nel secondo da sfoggio del suo repertorio di urletti durante lo scambio e sempre, sempre, sempre quando la palla già sta rimbalzando nel campo dell’avversaria.
Secondo set serve anche per portare il match al terzo. Unici momenti di tensione sul viso della Martinez, mentre Costa è sempre rilassato e pacioso. Nei game in cui la Suarez spolvera passanti di rovescio sia lungo linea che incrociati, la capitana di Fed Cup spagnola è così deliziata che potrebbe ballare il flamenco, lì sul posto. Olè.

Guardare la rumena Niculescu giocare quel dritto che più affettato non si può mi fa sempre imaginare nei panni di una salumiera, dietro il bancone degli affettati che chiede “Sono due etti abbondanti, che faccio affetto ancora un po’?” E il suo coach “Affetta, affetta”.

Prove da discoteca, prima delle entrata in campo di Arvidsson e Cornet. Campo al buio, musica che sale di volume, giochi vari di luce a ritmo di musica. Tutto bello, molto bello, ma all’una quando l’impegno principali degli spettatori presenti (pochi) è capire da che lato attaccare la baguette, ha uno effetto un poco strano.

Errani non è superstiziosa, almeno non troppo “Cerco di non farmi influenzare” quando le faccio notare che nei due tornei in cui è stata test di serie n.1 a vinto, sgrana gli occhi incredula. Sulla sua stagione è come sempre con i piedi ben piantati “Lo scorso anno è stata una stagione incredibile, anche per me. Lo so che sarà difficile ripetere una stagione come lo scorso anno. Ma scende in campo per dare sempre il meglio. I risultati quando si lavora duramente, poi arrivano”.

Goerges, a differenza della connazionale Barthel, sa come essere elegante anche in campo. Un completo celeste che si intona con gli occhi. La sua avversaria, la francese Mladenovic in un completo giallo che si intona con i capelli. Finito il defilé di moda, Julia Goerges, inizia una sua personale battaglia con il giudice di linea della centrale di servizio reo di aver chiamato fuori una palla, a suo dire, sulla linea. Poi con l’arbitro che non fa overrule. Nei successivi tre punti le viene chiamato per due volte il fallo di piede. E Goerges, guarda schifata sia il giudice di linea che l’arbitro e con un tono di voce in modalità Taylor Swift in “We Are Never Ever Getting Back Together” sottolinea il suo disaccordo “Seriamente, questo è abbastanza irritante” Julia cara, non è irritante ma semplicemente tu sei tanto graziosa, ma hai due sleppe di piedi, sembrano delle pinne!

Poco dopo chiede l’intervento del fisioterapista. Ironia della sorte, per un problema al piede.
Mezz’ora dopo la Mladenovic trova il modo più semplice di chiudere il set: un ace.
La tedesca esce dal campo per andare in bagno, la francese chiede il coach in campo. I raccattapalle fanno il cambio di squadra. C’è più tranquillità nel mercato domenicale sotto casa che su questo campo da tennis.

Kristina Mladenovic è biondissima, la madre della la più grande speranza francese, è bruna, il papà castano e l fratello castano chiaro. Le combinazioni del dna sono affascinanti (non è dato sapere il colore dei capelli del postino).

Mentre le due continua a giocare il classico tennis moderno, fatto di colpi potenti vicini alla linea, mentre la madre della francese scatta in piedi ad ogni bel punto della figlia, mentre il pubblico presente (non molto numeroso) applaude convinto, una spettatrice di una certa età seduta in prima fila, sarà per il caldo, sarò perché dopo pranzo non ha bevuto il caffè, dorme pacifica con la testa reclinata all’indietro. Il regista tv, ogni tanto la inquadra, ma solo per essere certo che respiri ancora.

La signora forse pensava di fare un pisolino e svegliarsi per la partita successiva, invece dopo 2 ore 45 minuti le due sono ancora lì. Per la gioia della Mauresmo, Mladenovic dopo aver perso il secondo set, recupera nel terzo da 2 a 5 e chiude al tie break. La tedesca esce dal campo alla velocità di un Porche. Si spera abbia l’air-bag perché dalla modo in cui entra negli spogliatoi, sbattendo con il borsone sulla porta d’ingresso l’incidente è assicurato.

Mladenovic invece,  al passo della mitica Citroen 2CV, si gode gli applausi del pubblico e poi, nel corridoio, quello dello staff del torneo.

Per tutto il primo set Errani e Vinci hanno seguito questa partita. O meglio erano sedute a bordo campo, chiacchierando e ridendo. Relax sembra essere la loro parola d’ordine.
Alla fine del primo set lasciavano il campo per preparasi per il match di Roberta contro la rumena Halep.

Quando finalemente entrano  in campo, il primo set dura quasi meno del tie-break dell’incontro precedente con un 6-0 in 17 miseri minuti. Cinà, travestito da Errani, è soddisfatto. Da coach l’aveva ben istruita “Cerca di sbrigarti che voglio andare a cena presto stasera” E Vinci esegue gli ordini: 52 minuti e tre game lasciati alla rumena (poi, essendo una ragazza gentile, non ha aggiunto: per la lezione lascia pure i soldi in segreteria).

A parte gli scherzi,  Roberta ammette “Un match veloce e inaspettato. Un primo set anche troppo facile. Un buon risultato anche se alla fine
mi stavo complicando la vita ”.  La Vinci  ha avuto la sensazione che la sua avversaria non si sentisse bene, era lenta e serviva anche più lentamente di quanto giocasse “Alla fine mi stavo un po’ complicando la vita. Ma nel complesso bene, sono soddisfatta soprattutto del servizio. Ho fatto due ace di fila nei momenti importanti.
In ogni caso, considerando anche fuso orario e la stanchezza generale sono molto soddisfatta”.

Domani gioca con la tedesca Barthel sul campo 1, più veloce del centrale “E questo mi fa piacere. Il centrale è troppo lento, le palline alla fine sembravano due peluche!
Contro la Bartel non ho mai giocato. Non sarà una match facile, lei tira tutto. E ‘più forte di rovescio, di dritto fa più fatica. Ha un bel servizio. Ecco io devo servire bene, domani sarà molto importante”.

Fisicamente verso la fine del match si sentiva un po’ stanca “Cercherò di recuperare il più possibile. Giocare in singolo dopo molto tempo non è facile, il doppio è un’altra cosa, c’è meno tensione, il singolo ti prosciuga le energie nervose” . E poi ieri non si era sentita troppo bene “Qualche lieve problema di stomaco. Perciò per stasera a cena solo riso in bianco… una tristezza!”

E così caro diario, finisce con Roberta che se ne va a cena, questa giornata. Ci sarebbe ancora da raccontare la serata tradizionale di beneficienza organizzata da Amelie Mauresmo, ma di questo parliamo domani.

Menzione del giorno al prezzo del caffè.

Per gli spettatori, il costo è di 2,50 euro per uno piccolo! 3,50 per uno medio!! E 4,50 per uno grande!!! Per 4 euro e 50 centesimi ci devo poter fare il bagno nel caffé ! Mi ci devi far nuotare i 50 stile libero per quel prezzo!

 Singolo – Primo turno
Carla Suarez Navarro (ESP) d Monica Niculescu (ROU) 6-3 7-6(3)
Stefanie Voegele (SUI) d Tsvetana Pironkova (BUL)   6-4 6 -2 
Kristina Mladenovic (FRA) d [7] Julia Goerges (GER) 7-5 5-7 7-6(4)
[5] Roberta Vinci (ITA) d Simona Halep (ROU)         6-0 6-3
Alize Cornet (FRA) d Sofia Arvidsson (SWE)         6-3 4-6 6-0

Doppio – Primo turno
J Coin / P Parmentier (FRA/FRA) d E Dzehalevich / M Jugic-Salkic (BLR/BIH)       6-3  6-0 
V Dushevina / A Medina Garrigues (RUS/ESP) d M Minella / M Moulton-Levy (LUX/USA) 6-1  4-6 10-7 
[2] A Hlavackova / L Huber (CZE/USA) d P Kvitova / Y Wickmayer (CZE/BEL)       7-6(6)  4-6 10-1
[4] K Peschke / A Rosolska (CZE/POL) d T Paszek / K Zakopalova (AUT/CZE)       3-6 6-0 10-8 

Dalla stessa categoria