di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
da Umago Valentina Clemente
Alla fine a fare la differenza è stata la freschezza di Robredo, sulla lunghezza di Fognini e ad ammetterlo sono stati entrambi i giocatori che nelle interviste post match hanno analizzato in maniera franca le proprie prestazioni e quelle del proprio avversario.
“Sono piu’ che felice – ha esordito lo spagnolo – non è mai facile vincere un titolo e per questo sono entusiasta. Prima della finale ho cercato di vivere al meglio l’emozione del momento parlando con il mio coach. Non c’e’ nessun prezzo che puo’ pagare questo. Penso di aver giocato un match perfetto.Sono soddisfatto del gioco che ho espresso…certo magari se Fabio avesse giocato in maniera differente avrei risposto a dovere. Oggi alla fine contava vincere e l’ho fatto”.
Non conta l’età, l’esperienza.. o meglio vale sotto certi punti di vista ma non per tenere sotto le redini quelle sensazioni che avvolgono anche i professionisti prima di un match importanti: “Negli spogliatoi prima di entrare hai sempre la sensazione di avere lo stomaco in subbuglio..ma alla fine e’ la vita che senti viva dentro di te. Significa che stai facendo bene. Da un paio d’anni ho iniziato a vivere in maniera positiva queste sensazioni. Anche nei momenti difficili, come nel secondo set, che alla fine ho imparato a gestire. A Fabio va l’onore di aver fatto una striscia incredibile nell’ultimo mese e di sicuro ero più fresco di lui questa sera”.
Robredo, come ci ha raccontato anche ad inizio settimana, ha vissuto momenti non semplici a causa di un brutto infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi per tanto tempo e il ritorno è stato una conquista su più piani: “Quando torni a giocare senti più che un semplice spasmo.. anzi è come un serpente nello stomaco, poi quando rompi il ghiaccio piano piano le cose sono migliorano e torni a sentire magnifiche sensazioni”.
“Dopo Casablanca – ha proseguito Tommy – ho iniziato a sentirmi meglio.. E sono sceso in campo con piu’ fiducia ora cerco di giocare settimana dopo settimana con queste sensazioni positive. Voglio finire al meglio questa stagione e poi il prossimo anno decideremo con il mio coach gli obiettivi che ci vogliamo porre”.
Da parte sua Fognini ha ammesso con molta sincerità la mancanza d’energie, che ha portato ad un risultato deludente ma inevitabile: E’ come se non fossi sceso in campo stasera, Tommy ha giocato meglio di me. Sono triste perché ho perso, ma sono state tre settimane fantastiche e torno a casa soddisfatto. Queste tre settimane rimarranno in me e nella mia memoria a lungo. Spero che la prossima volta avrò più energie. Prima o poi la sconfitta doveva arrivare, sono partito scarico e lui ha giocato bene. Non sono stato capace di stargli dietro. Tenterò di riscattarmi il prossimo anno”.
Ora per Fabio si prospetta un po’ di riposo, in attesa di volare negli Stati Uniti dove parteciperà ai tornei di Montreal, Cincinnati e naturalmente agli Us Open.