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07 Lug 2025 13:49 - Extra
La crisi di Medvedev: un lento avviarsi al tramonto o un calo prima della rinascita?
di Redazione
Negli ultimi mesi, Daniil Medvedev sembra aver smarrito quella solidità e continuità che lo avevano consacrato tra i Top 5 del tennis mondiale. Dopo aver trionfato agli US Open 2021 e raggiunto le finali Slam (Australian Open 2022 e 2024) e le ATP Finals 2020, il tennista russo – oggi ventinovenne – sta attraversando una fase complicata che preoccupa appassionati e addetti ai lavori.
Una stagione – finora – da dimenticare
Per adesso, il 2025 di Medvedev si è rivelato un susseguirsi di risultati deludenti. L’anno era iniziato con grandi aspettative all’Australian Open ma si è trasformato in un flop con l’eliminazione al secondo turno per mano del giovane statunitense Learner Tien, che lo ha sconfitto in cinque set in un match tiratissimo. La situazione non è migliorata nei tornei successivi: sconfitte premature a Rotterdam (contro Mattia Bellucci al secondo turno) e a Miami e un’eliminazione agli ottavi a Roma per mano di Lorenzo Musetti hanno contribuito a un inizio di stagione ben al di sotto delle aspettative.
Sulla terra rossa, Medvedev ha faticato a trovare il ritmo, uscendo addirittura al primo turno del Roland Garros contro Cameron Norrie, un risultato che ha confermato un’involuzione tecnica e mentale preoccupante.
Il passaggio alla stagione sull’erba, solitamente complicata per il russo, non ha invertito la rotta. Dopo la finale raggiunta a Halle, persa contro Alexander Bublik in due set, Medvedev si è presentato a Wimbledon con poche certezze e molte incognite.
La delusione di Wimbledon
Il primo turno di Wimbledon ha sancito un nuovo momento amaro per Medvedev, sconfitto in quattro set (7-6, 3-6, 7-6, 6-2) dall’australiano Benjamin Bonzi, numero 64 del ranking. Non è stata solo la sconfitta a colpire, ma anche le reazioni nervose del russo in campo, con gesti di frustrazione e parole sarcastiche al termine del match che hanno evidenziato la tensione che sta vivendo in questo periodo.
Questa eliminazione precoce segna per Medvedev la terza uscita consecutiva al primo o secondo turno in un torneo del Grande Slam (dopo Australian Open e Roland Garros), facendolo scivolare fuori dalla Top 10 e portandolo al quattordicesimo posto del ranking mondiale. Una caduta che, pur non definitiva, segna un campanello d’allarme per chi aveva ambizioni di tornare a lottare per il primo posto mondiale.
Le parole del russo
Nonostante le difficoltà, Medvedev ha cercato di mantenere un atteggiamento costruttivo nelle dichiarazioni post-match: “Non sono preoccupato, ma sono molto deluso. Se a fine anno mi troverò ancora fuori dai primi dieci, allora sarà il momento di preoccuparmi. Ora voglio ritrovare il mio tennis sul cemento”. Le sue parole riflettono la consapevolezza di un momento difficile, ma anche la volontà di reagire e ripartire.
Verso la stagione sul cemento
Con Wimbledon in corso, Medvedev è già concentrato sulla seconda parte della stagione, caratterizzata dai tornei sul cemento in Nord America. Tra Toronto, Cincinnati e l’US Open, il russo avrà l’opportunità di riprendere fiducia e risultati su una superficie che ha sempre esaltato le sue caratteristiche.
Tuttavia, nulla è scontato: la condizione mentale e la continuità di rendimento saranno fattori decisivi per capire se Medvedev potrà risalire posizioni in classifica o se questo calo si trasformerà in una crisi di più lunga durata. Il russo dovrà trovare un equilibrio tra la voglia di rivalsa e la gestione delle tensioni che spesso lo hanno portato a reazioni scomposte in campo.
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Un momento decisivo della carriera
Daniil Medvedev sta vivendo uno dei momenti più complessi della sua carriera recente. I risultati stentano ad arrivare, la pressione cresce e le reazioni in campo lo tradiscono, restituendo l’immagine di un campione in difficoltà. Tuttavia, la stagione è ancora lunga e il cemento americano potrebbe rappresentare l’occasione giusta per ripartire, ritrovare fiducia e ritornare competitivo ai massimi livelli.
Il talento di Medvedev non è in discussione, ma la sua capacità di affrontare questa fase di difficoltà definirà il suo percorso nei prossimi mesi. Se riuscirà a gestire la pressione e a ritrovare il suo tennis, potrà rientrare presto tra i protagonisti del circuito. In caso contrario, questo 2025 potrebbe trasformarsi in un anno da archiviare in fretta, nella speranza che rappresenti solo un passaggio transitorio in una carriera che ha ancora molto da dire.