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Elisabetta Cocciaretto è stata molto vicina a un traguardo importantissimo per lei, ma proprio nel finale è arrivato il sorpasso decisivo di Belinda Bencic che è approdata agli ottavi di Wimbledon dopo quasi tre ore di lotta e due sospensioni per pioggia.
6-4 3-6 7-6(7) il punteggio conclusivo, con l’italiana che può forse recriminare per il break di vantaggio non amministrato nel set decisivo ma soprattutto per la palla break avuta sul 4-4 e 30-40, quando aveva mosso bene la svizzera che ha cercato un dritto incrociato riuscitole non troppo stretto, ma su cui l’azzurra non ha avuto il passo giusto per colpire bene in lungolinea. Non era impossibile, e probabilmente in una situazione di punteggio meno delicata c’era modo di avere i muscoli meno contratti, ma in quel momento entrambe stavano giocandosi tantissimo e purtroppo a sbagliare è stata la marchigiana.
Per due ore e mezza, o anche di più, riusciva a giocare praticamente lo stesso tennis che al primo turno aveva travolto e sorpreso Jessica Pegula. La palla usciva tanto bene dalle corde perché tutto era fatto nel modo migliore, compreso l’approccio coi piedi, il bilanciamento del corpo, la fluidità del movimento. Non si è demoralizzata per quel parziale iniziale e ha reagito molto bene con un netto 6-3 e col break nelle prime fasi del terzo stava cominciando a sognare. Bencic, dall’altra parte della rete, era abbastanza nervosa, tanto che la chiacchierata col compagno e fisioterapista alla seconda pausa era stata abbastanza animata, ma nell’ottavo game ha saputo rimettere insieme i pezzi del puzzle più con l’inerzia, trovando Cocciaretto meno efficace in ribattuta.
Sul 4-4, un lungo game ai vantaggi dopo quell’occasione per l’azzurra si è tramutato nel primo sorpasso della svizzera e, giunta al tie-break, è scappata subito sul 7-3 prima di concretizzare la propria vittoria per un quarto turno contro Ekaterina Alexandrova o Zeynep Sonmez.
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