Riecco Berrettini: “Wimbledon è speciale, sto meglio ma ho passato momenti difficili”

“Adesso sto molto meglio, ci sono stati momenti non bellissimi perché la verità è che mi stanca dovermi fermare e ripartire continuamente”. Matteo Berrettini è tornato: l’azzurro rientra ufficialmente a Wimbledon dopo il periodo di stop dovuto all’infortunio agli addominali accusato durante il match contro Casper Ruud agli Internazionali d’Italia. “Questa volta è stata davvero dura e devo ringraziare la mia famiglia e il mio team per come mi sono stati vicino. Hanno saputo usare le parole giuste al momento giusto per farmi anche stare un po’ da solo quando c’era bisogno. Ripensando anche alle sensazioni che questo torneo mi avrebbe potuto dare, ho deciso di riprovarci e di rimettermi in carreggiata e appunto di arrivare più in fondo possibile anche senza tornei di preparazione”.

Il romano ha recuperato giusto in tempo per tornare a competere nel torneo che più ama, in cui ha raggiunto la finale nel 2021: “Rimettere piede su questi campi mi ha fatto sentire bene ma anche amareggiato perché so cosa posso dare in questo torneo. Lo scorso anno ho giocato due partite di alto livello. Wimbledon è un posto speciale, so che sarà complesso ritrovare il ritmo della partita ma non è quello che mi preoccupa. Sono pronto a gestire anche quello. Io reputo già una vittoria essere qui e stare in forma per giocare, ma è ovvio che non mi accontenterò mai anche se dovrò pensare una partita alla volta. So bene che devo stare concentrato. Ho la bravura e la fortuna di circondarmi delle persone giuste. Ho sempre visto serenità e tranquillità nelle scelte che stavo prendendo. Ho staccato per due mesi e la mia famiglia e il mio team hanno capito che quella era la cosa giusta da fare in quel momento. Lo stesso hanno fatto quando ho deciso di tornare in campo”.

Berrettini si è anche espresso sulla separazione tra Sinner e la coppia Panichi-Badio: “Non conosco le cause della separazione tra Sinner e i suoi preparatori, come io non ho parlato a Jannik della mia rottura con Umberto Ferrara. Io ho grandissima stima di Umberto come professionista e come persona, ma non ci siamo incastrati con alcune cose. È complesso trovare la persona giusta perché ci sono molte variabili. Crescendo ho anche capito che sono cose che succedono e rompere il rapporto al momento giusto senza trascinarlo troppo a lungo, a volte è meglio. Sono cose dovute non ad aspetti personali, ma professionali”.

“Se mi dovessero dire di smettere oggi io sarei orgoglioso della mia carriera – ha aggiunto Berrettini -. Ci sono stati tanti momenti tristi dovuti ai problemi fisici. La cosa più brutta è quando inizi a dubitare e quella cosa lì ed è forse peggio dell’infortunio stesso perché inizi a non dare il 100%, inizi ad avere paura prima di fare qualcosa. Ho fatto un grandissimo lavoro rispetto a questo e secondo me è estremizzato nello sport che facciamo, perché siamo costretti a stare bene e abbiamo un calendario che non si è mai visto in nessuno sport. Questo a volte mi porta a pensare che forse ha ragione il mio corpo”.

Dalla stessa categoria