Jasmine Paolini è a Stoccarda, dove da lunedì prenderà parte al WTA 500 tedesco da testa di serie numero 5 e con al suo fianco il successore di Renzo Furlan. Dopo la separazione abbastanza improvvisa con lo storico coach ed è tennista a livello ATP, la toscana ha deciso così di ripartire da Marc Lopez, […]
13 Apr 2025 16:15 - Senza categoria
Esclusiva, Paolini: Furlan? Dopo anni mi son detta di guardare oltre
di Diego Barbiani
Jasmine Paolini ha parlato in un’intervista concessaci in esclusiva alla vigilia del WTA 500 di Stoccarda, e il tema inevitabilmente più importante era quel che è successo appena dopo la semifinale al WTA 1000 di Miami e la separazione annunciata tramite il proprio profilo Instagram con Renzo Furlan. Il loro era uno dei rapporti lavorativi più lunghi nel circuito femminile, e non sembravano esserci segnali che dopo una decina d’anni di cui gli ultimi conditi da tante soddisfazioni potesse interrompersi tutto così.
La prima domanda è più generica. Come stai? Come pensi stia andando questa prima parte di stagione? Come persona e giocatrice. Sono cambiate le aspettative, le prospettive e magari anche i desideri.
Ma guarda, dipende sempre da che prospettiva la vediamo. No secondo me non è male, nel secondo che ci sono state tante partite complicate che ho perso, però insomma ci sono state anche delle partite buone che sono riuscita a portare a casa, dei buoni tornei, quindi cerco di vederla dal lato positivo sinceramente. Il paragone con l’anno scorso è facile, però come dico sempre quest’anno è un anno nuovo e bisogna tirare una riga e rimettersi lì. Per me sono un po’ inutili i paragoni e quindi dico che magari non sono partita come lo scorso anno, però comunque non affatto male, ecco.
No, certo, sei reduce da una semifinale in un ‘1000’. Però, ecco, appena dopo hai fatto un annuncio che ha inevitabilmente sorpreso. Ti posso chiedere quando hai sentito che era il momento? Perché due settimane prima facevi una foto con Renzo a Indian Wells, con lui che veniva premiato col trofeo di miglior coach della stagione WTA 2024.
Mah, non so di preciso, però credo che sono cose che uno sente. E quindi ovviamente uno ci pensa bene perché non è una scelta così facile, no? Renzo è una persona che considererò sempre importantissima nella mia vita. Con lui è stato un viaggio incredibile, come ho scritto nel messaggio dove ho annunciato la nostra fine. Però credo anche che magari dopo così tanti anni ho sentito come il bisogno di dire ‘proviamo a vedere cosa c’è oltre’, intraprendere un nuovo viaggio e vedere quello che mi può dare. Sono molto curiosa. Quindi ho detto: ‘perché no?’. Anche se la fiducia che ho di Renzo, la stima che provo per lui, penso non cambierà mai.
Tra l’altro Renzo ha pure lasciato un bel commento sotto quel tuo messaggio su Instagram. Ma come è stato il momento in cui ne avete parlato? Hai avuto un po’ di frizioni?
Non lo so, non è stato un momento facile. Ma perché è una persona a cui tutt’ora voglio un bene enorme. Ci vogliamo bene, non è stato proprio semplice però ripeto: se lo senti alla fine credo sia la cosa giusta da fare e nulla cancellerà mai quello che abbiamo fatto insieme, sicuramente.
Come sei arrivata alla scelta di Marc Lopez? Sei stata tu o il tuo agente?
Allora, ho cominciato a pensare a qualcuno che potesse, diciamo, ispirarmi no? Anche a pelle, perché comunque non lo conoscevo. È stata un po’ una casualità, nel senso che ho iniziato a pensare con l’aiuto ovviamente del mio agente, siamo arrivati così a Marc Lopez. Vediamo come andrà.
Ieri ho avuto modo di farci due parole, mi è sembrato abbastanza emozionato quando diceva che era il primo incarico come capo allenatore, e che sta cercando di capire come muoversi, però mi ha detto che gli piace tanto quello che vede. Mi diceva della voleè, del dritto… Come ti sembra stia cercando di entrare nel team?
Guarda, credo che non sia facile. Vengo da un rapporto molto lungo con Renzo, quindi secondo me siamo partiti giustamente con molta calma, ci stiamo conoscendo e vediamo come andrà però sicuramente di esperienza a questo livello ne ha anche se magari non come primo allenatore quindi sì, sono molto contenta di averlo nel team e vediamo come va, io però sono fiduciosa.
È una casualità che siate entrambi medaglia d’oro olimpica in doppio?
Sì, decisamente (ride, nda). Però una bella casualità.
Che cosa pensi possa portare dopo aver lavorato per qualche anno nel team di Nadal?
Questo, ti dico la verità, lo devo un po’ scoprire. Magari tra qualche tempo saprò dire di più. Ovviamente questo è il primo torneo che lavoriamo assieme in campo, qundi bisogna anche capirci: io devo capire lui, lui deve capire me. Vediamo un po’.
L’ultima domanda è sul sorteggio: è stato fatto da poco, forse sai già chi è la tua avversaria (Eva Lys, nda). Hai già pensato a qualcosa?
Ci ho giocato contro a Dubai, lei è una giocatrice a cui piace spingere molto piatto. Non so come sarà il match sulla terra, soprattutto su questa terra indoor, e lei gioca in casa quindi no, un match abbastanza duro. Lei credo sarà molto motivata e però, dai, speriamo di poter fare un buon match,